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Alla triennale di Milano l'8 marzo cantato dalla poesia della Magna Grecia

Alla triennale di Milano l'8 marzo cantato dalla poesia della Magna Grecia

Alla Triennale di Milano per "Sguardi Altrove Film Festival" Francesca Prestia e Konstantinos Gakis cantano le donne del mediterraneo

Lunedi, 03/03/2014 - Alla Triennale di Milano "Sguardi Altrove Film Festival", una tra le più importanti rassegne italiane dedicate al cinema e alle arti al femminile festeggia la sua XXI edizione. Molte le anteprime, proiezioni e mostre, il tema sarà quello della crisi e della rinascita, nelle sue svariate declinazioni. Organizzato dall'Associazione Sguardi Altrove - Donne in Arti Visive con il patrocinio del Comune di Milano e con la direzione artistica di Patrizia Rappazzo, il festival si svolge attraverso area prima intitolata "Tasselli D arte - Oltre Il Cinema", con mostre fotografiche, installazioni, proiezioni e workshop, dal 1 al 23 marzo in Triennale. La seconda è invece "Il Cinema" e presenta lungometraggi, corti, e documentari in programma dal 13 al 23 marzo.

Quattro i paesi del mediterraneo particolarmente colpiti dalla crisi Portogallo, Spagna, Grecia. Italia.e loro sono i sono i protagonisti della mostra.



Ma il cuore della manifestazine si terrà l'8 marzo lo spettacolo con Gunaikes, spettacolo a due voci costruito sulle sonorità degli antichi versi greci e delle canzoni contemporanee, con Francesca Prestia e Konstantinos Gakis; e a seguire la proiezione del cortometraggio Matriarche. Dal Tiaso di Saffo alle Artiste della Magna Grecia con la regia di Floriana Chailly e di nuovo con la voce di Francesca Prestia.

La poesia della Magna Graecia rivive attraverso lo scambio suggestivo tra gli antichi versi e i canti che oggi raccontano le speranze, la forza e il coraggio delle donne calabresi. La cantastorie catanzarese Francesca Prestia (interprete e autrice di Dedicato a Lea Garofalo) sarà protagonista di un’attesa performance dal titolo “Gunaikes: poesia dalla Magna Grecia” al fianco di Kostas Gakis, attore, musicista e regista greco che interpreta le poesie greche di Saffo e Nosside con lo spirito contemporaneo. L'incontro tra i due artisti e tra le due anime del mediterraneo e dell'antica Grecia insieme per scoprire l'arte al femminile. Nella Grecia antica la poesia delle donne, incarnata da Saffo, rappresentava un linguaggio di nicchia destinato esclusivamente ai ginecei e ai circoli femminili così a Locri, Nosside fu importante erede di questa tradizione poetica femminile e fu interprete significativa di quel pregnante spirito matriarcale che ancora oggi caratterizza quelle terre.

Dopo la performances dei due artisti sarà proiettato il cortometraggio “Matriarche”. La regista, Floriana Chailly documentarista e giornalista in Rai e Mediaset - nel suo lavoro ha raccolto le testimonianze di alcune “matriarche” che dimostrano come la donna resti tuttora in Calabria testimone della storia, delle tradizioni e della cultura al femminile: Rosetta Furfari Sorgonà lotta a Reggio Calabria per mantenere aperto un museo della tradizione serica; Tina Macrì ha creato, a Gerace, Cangiari, un’associazione che realizza abiti di alta moda coi telai antichi e opera nel sociale dando lavoro ai giovani; Susanna Campiti, unica donna vasaia a Gerace, ripropone la tradizionale lavorazione al tornio di manufatti in argilla realizzando iconografie e oggetti che risalgono alla Magna Grecia. La musica e e i canti che fanno da contrappunto al documentario sono ancora della cantastorie Francesca Prestia che negli anni con il suo canto che la terra è donna e che solo la forza e l'amore delle donne può darci il coraggio necessario per credere nel futuro.

 “Orgogliosa per lo spazio che Sguardi altrove ha dedicato a me e alla cultura del mediterraneo, che fanno sentire la magna Grecia come un contuum temporale senza confini tra passato e presente, tra modernità e suoni antichi.” afferma la cantastorie. “In occasione della performance con Kostas Gakis proporrò in anteprima un nuovo brano, "I Agàpi, pirìe tu Thiù!", tratto da “Tragùdi ton tragudìo”,  (traduzione del Cantico dei Cantici in lingua calabro greca) di Salvino Nucera. Sarà l’occasione migliore per presentare il lavoro di un autore, prezioso testimone della cultura grecanica in Calabria”

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