Alla Festa del Cinema di Roma, vince il Premio del pubblico BNL: “Été 85”, di François Ozon
Appena in tempo prima della nuova chiusura dei cinema, cala il sipario su una manifestazione che, nonostante le limitazioni, ha dato un segnale forte di ripresa culturale.
Mercoledi, 28/10/2020 - La Capitale, giusto con un giorno di scarto dall’uscita delle disposizioni che chiudono per un mese cinema e teatri, ha potuto concludere con orgoglio e dignità la Festa del Cinema (svoltasi dal 15 al 25 ottobre all’Auditorium Parco della Musica, al Maxxi ed in numerosi cinema della città), anticipando gli orari degli ultimi spettacoli per consentire il rientro degli spettatori entro la mezzanotte ed assicurando ogni giorno lo svolgimento rigoroso delle procedure anti-Covid. Il pubblico, i giornalisti e gli appassionati che hanno frequentato la Festa, pur con le riduzioni di posti in sala, le misurazioni della febbre più volte al giorno e la necessità di prenotazioni obbligatorie, si sono a poco a poco adeguati al sistema, vivendo comunque la Festa come una boccata di ossigeno, di cultura e di ‘evasione’, pur senza mondanità.
Fra i tanti film in concorso quello più amato dal pubblico, che si è aggiudicato il Premio del Pubblico BNL, è stato “Été 85” (trailer), del regista francese François Ozon, le cui opere sono spesso caratterizzate da storie a tematica LGBT: il film, infatti, racconta come, nel corso dell’estate 1985, quando il protagonista Alexis ha sedici anni, durante le vacanze scolastiche, in una cittadina balneare sulle coste della Normandia, conosce il diciottenne David, l’amico che ha sempre sognato di avere: presto l’amicizia fra i due ragazzi si trasformerà in una vera e propria passione, fatale per entrambi, con risvolti thriller. Un film pieno di ritmo, di nostalgia, di pathos, tratto dal romanzo “Danza sulla mia tomba” di Aidan Chambers. Straordinaria, nel ruolo della madre di Davide, l’attrice franco-italiana Valeria Bruni Tedeschi. “Innanzitutto ringrazio la Festa del Cinema di Roma per essersi tenuta pur in questo periodo difficile di pandemia - ha dichiarato Ozon informato del premio - è importante continuare a sostenere il cinema e permettere al pubblico di scoprire i film su un grande schermo. “Estate ‘85” è stato girato in pellicola per consentire agli spettatori di condividere le emozioni dei personaggi in una sala cinematografica, quindi grazie dal profondo del cuore al pubblico di Roma per questo bel premio”.
Dunque un bilancio positivo in relazione alla sfida ardua che si poneva di fronte agli organizzatori: “In proporzione - ha sottolineato Francesca Via, Direttore Generale della Fondazione Cinema per Roma - in una sala da 100 posti, ne erano disponibili 50 e c'è stata un'affluenza dell'85%”. Il Direttore artistico Antonio Monda ha ribadito i due elementi principali che hanno caratterizzato l’edizione 2020, cioè la sobrietà e la qualità. Ovviamente i numeri non sono paragonabili a quelli delle scorse edizioni, ma sono stati comunque 260 i talent, anche stranieri, arrivati a Roma e ben 17 i film di registe donne selezionati in programma, tutti di alta qualità.
Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, ha voluto infine sottolineare l’importanza che la Festa non abbia avuto come unica location l'Auditorium, ma che si sia svolta in vari luoghi della città e della Regione: “abbiamo portato i film al Gemelli, nei musei, a Rebibbia, nelle case rifugio per le donne vittime di violenza domestica, in una maniera molto più attenta anche al sociale, senza mai trascurare neppure l'ambiente e la tracciabilità delle presenze".
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