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Algeria/ Alle elezioni avanza il femminismo e l'islamismo - di Cherif Ouazani*

Algeria/ Alle elezioni avanza il femminismo e l'islamismo - di Cherif Ouazani*

Alle elezioni del 10 maggio 2012 su 25mila candidati 7.646 sono donne

Lunedi, 07/05/2012 - Le donne velate delle elezioni legislative in Algeria (25.000 canditati, 7.646 sono donne.

Sono donne quasi un terzo dei candidati alle elezioni legislative che si terranno in Algeria il 10 maggio 2012. E’ il segnale di un netto avanzamento del femminismo, ma anche dell’islamismo: la maggior parte delle candidate portano il velo, alcune anche il niqab (velo integrale). La partecipazione delle donne alla vita pubblica e la loro rappresentanza nelle assemblee elettive in Algeria è stato uno dei temi più innovativi delle riforme politiche introdotte dal Presidente Bouteflika nell’ottobre dello scorso anno (20% di presenza femminile nelle assemblee elettive): per i 462 seggi in palio per l’elezione all’Assemblea Popolare Nazionale si presentano circa 25.000 candidati – di questi 7.646 sono donne.

La maggioranza delle candidate porta il velo. La schiacciante maggioranza sono laureate. Vengono dalle professioni, dalla funzione pubblica, sono giuriste e giornaliste, sono dirigenti abituate a prendere decisioni. Molte di loro sono capoliste, e quindi in posizione per essere elette, come la famosa Louise Hanoune, del Partito dei Lavoratori, che nel 2002 (prima donna nel mondo arabo) ha concorso per l’elezione alla carica presidenziale.

Una lista tutta femminile Non sorprende che nessuna delle liste di ispirazione islamica sia capeggiata da un donna. Di contro, il Partito della Libertà e della Giustizia di Mohamed Said (riformista mussulmano) ha presentato una lista tutta femminile. Questa scelta è particolarmente significativa perché la lista non è presentta nella capitale o in un altro grande centro urbano, ma a Tissemsilt, sull’altopiano interno, tradizionale roccaforte dei slafiti e prima ancora della GIA negli anni ’90.

Asma Benkada è al secondo posto nella lista del Fronte Nazionale di Liberazione (il partito al potere) ad Algeri – è in una posizione che garantisce l’elezione all’Assemblea Nazionale. Asma è stata la moglie dello sceicco Yousef Al Qaradauni, grande comunicatore dei Fratelli Mussulmani e consigliere dell’emiro del Qatar. Gode di questa posizione privilegiata senza aver mai militato nel Partito.

Un altro volto femminile, col velo, è quello di Naima Madjer, ex presentatrice televisiva.

Col velo integrale si presenta Fatima Ismail, candidata del Fronte per la Giustizia e lo Sviluppo (islamico radicale) , guidato dal marito, il leader carismatico Abdallah Djaballah.

Non sono da meno per la presentazione di candidature femminili le formazioni ‘moderniste. Molte militanti dei diritti umani hanno intrapreso la battaglia elettorale “per fare diga contro le forze oscurantiste”. La formazione indipendente Eguaglianza e Cittadinanza ad Algeri ha collocato tre donne in testa alla lista.

E’ tutto da vedere, perché se la prossima legislatura sarà più ’al femminile’ della precedente (nell’attuale Assemblea Nazionale le deputate rappresentano l’11%), certamente il velo sarà presente. E anche qualche niqab, il velo integrale.



* Cherif Ouazani è inviato speciale per le elezioni legislative del 10 maggio 2012 in Algeria per J'eune Afrique', l'articolo è stato pubblicato nel settimanale. La traduzione è a cura di Carla Pecis (MEDITERRANEA)

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