Noi dichiariamo un netto rifiuto della cultura che considera le donne italiane “a disposizione” degli uomini, cultura rappresentata ed espressa in questi anni soprattutto da Silvio Berlusconi attraverso le sue televisioni, la sua politica e la sua vita, ma anche dal leghismo di Bossi e da molti uomini italiani troppo silenziosi.
Noi ci vergogniamo di essere rappresentati all’estero da Silvio Berlusconi come uomo Presidente del Consiglio.
Ci impegniamo a promuovere la dignità degli uomini italiani, consapevoli e convinti che oggi più che mai in Italia sia necessaria una forte e diffusa reazione individuale e collettiva a questa cultura nemica delle donne, dell’omosessualità e degli stessi uomini.
Riteniamo sempre più importante un cambiamento degli uomini di ogni età, basato sul rispetto di ogni genere, sulla coscienza della parzialità, sul valore delle differenze, sul piacere delle relazioni paritarie e sulla non violenza. Per un’Italia diversa e migliore".
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