A tutto schermo - Creatività e vitalità al Festival "Cinema Spagna" di Roma
Colla Elisabetta Martedi, 09/06/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2009
Non è certo cosa nuova che il cinema spagnolo contemporaneo produca film originalissimi che offrono un’infinita varietà di sguardi sull’universo femminile e sulla sua condizione. Il panorama dei cineasti spagnoli si estende a molti nuovi talenti ed è proprio a loro, la cosiddetta Nueva Ola, che si rivolge il Festival del Cinema Spagnolo di Roma ‘CinemaSpagna’, alla sua seconda edizione, tornato nella capitale con proposte ed ospiti di grande qualità. Sui sei titoli presentati all’insegna della Nueva Ola del cinema spagnolo, il Festival ha dedicato un Evento Speciale, svoltosi presso il Cinema Farnese e realizzato in collaborazione con le Consigliere di Parità della Regione Lazio, al tema delle Pari Opportunità, con la proiezione del film Lo mejor de mi (Il meglio di me), scritto e diretto dalla regista spagnola Roser Aguilar ed interpretato dalla giovane attrice madrileña Marian Álvarez, premiata per questo ruolo con il Pardo d’Argento al Festival di Locarno 2007. “Abbiamo scelto di promuovere quest’opera inedita in Italia – ha affermato Alida Castelli, Consigliera di Parità, intervenuta all’Evento insieme alla supplente Clara Collarile – per il messaggio che rivolge alle donne, in particolare a tutte quelle che si affacciano ora alla scena della vita adulta, con le loro scelte, difficoltà e condizionamenti. Anche le giovani che incontriamo svolgendo il nostro ruolo di Consigliere ci appaiono spesso divise tra culture diverse, fra i condizionamenti sociali della cultura di appartenenza ed i percorsi di autonomia e realizzazione dei propri obiettivi, desiderose di mettere a frutto il bagaglio di formazione e istruzione che sempre più mostrano di voler raggiungere con forza e determinazione”. Il film Lo mejor de mi racconta il percorso interiore di una giovane donna, dal sogno di un amore perfetto all’impatto con la vita reale ed al compimento di un gesto estremo (la donazione di parte del suo fegato per il trapianto necessario al suo compagno ammalato), fino alla presa di coscienza di una nuova sé stessa ed alla scoperta della propria autonomia, che porterà la protagonista verso decisioni più mature (‘la parte migliore di me sono io’). “Il personaggio di Raquel – afferma l’attrice Marian Álvarez – è quello di una ragazza che va dritta per la sua strada e vuole che tutto vada come lei ha stabilito ma, di fronte ai tanti ostacoli che emergono, quando capisce che il suo compagno non è quello che lei immaginava e che la vita è molto più complessa, inizia un percorso di maturazione e risveglio verso un futuro diverso. Questo film è davvero come la vita, complesso e pieno di sfumature”. Altro film su una tematica femminile scottante, proposto al Festival, è stato El patio de mi carcel (Il Patio del mio carcere), di Belén Macías, una storia di donne in carcere, escluse dalla società ed incapaci di adattarsi alla vita fuori, che riusciranno grazie all’aiuto della direttrice (l’attrice Bianca Portillo) a formare un gruppo di teatro, che le aiuterà a sopravvivere e a sognare.
Il Festival “CinemaSpagna”, diretto da Iris Martín-Peralta e Federico Sartori - realizzato in collaborazione con istituzioni italiane e spagnole - ha come obiettivo quello di rispecchiare la vitalità della cinematografia spagnola, compresi i circuiti off e sperimentali, non trascurando però aspetti di retrospettiva storica, quest’anno dedicati al 70° anniversario della fine della Guerra Civile Spagnolo.
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