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Al CNEL per le pensioni il gruppo di studio è formato da soli uomini

Al CNEL per le pensioni il gruppo di studio è formato da soli uomini

Noi Rete Donne scrive al presidente del CNEL Treu ricordando che le pensioni hanno un forte impatto sulla vita delle donne

Martedi, 28/01/2020 - Ecco la lettera che NOI RETE DONNE ha inviato al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) 

Al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro

Al Presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro Prof. Tiziano Treu

Gentile Professore, Noi Rete Donne, attiva da oltre dieci anni per promuovere la sinergia fra Associazioni femminili e singole donne impegnate nella società e nelle istituzioni al fine di rendere effettivo il principio della democrazia paritaria fra uomini e donne, ha appreso la costituzione, nell’ambito del Consiglio da Lei presieduto, di un gruppo di studio sul tema delle pensioni che risulta composto da soli uomini.

Le rappresentiamo pertanto che questa tematica ha un forte impatto sulla vita delle donne, come dimostrano le recenti modifiche intervenute nel sistema italiano col maggiore innalzamento dell’età pensionabile per il genere femminile e le sue conseguenze sul piano della vita privata, familiare e pubblica delle donne.

Esprimiamo quindi la nostra preoccupazione per l’assenza di esponenti donne, nel suddetto gruppo di tecnici, pur presenti numerose nel mondo della cultura e delle professioni ed altamente competenti sulla materia oggetto degli studi.

Non è accettabile che le valutazioni e decisioni in materia possano essere prese dagli organi ed istituzioni preposti sulla base di approfondimenti e confronti sostenuti all’interno di un solo genere. Nel suddetto gruppo istituito presso il CNEL l’assenza di donne rischia infatti di impostare gli studi e produrre i pareri sul tema pensionistico secondo un approccio viziato dalla visione tutta maschile della realtà; un approccio che non consente cioè di approfondire con la dovuta attenzione, competenza ed imparzialità, sia la rappresentazione delle specifiche esigenze ed interessi delle donne lavoratrici e non sia l’impatto delle politiche pensionistiche sulla condizione della donna nel mondo del lavoro e dell’intero sistema socio-assistenziale che ne è strettamente collegato.

Lo stesso Presidente del Consiglio, nel discorso d’insediamento di questo Governo, ha enunciato, fra le priorità, l’incentivazione “della partecipazione delle donne nel Paese e nel lavoro, ai vari livelli”.

In virtù di tali considerazioni, pertanto, e tenendo conto dell’imprescindibile esigenza di colmare il gap fra i generi oramai incancrenito, Le chiediamo nell’interesse delle donne italiane di rendersi garante, nella scelta delle componenti di questo ed altri gruppi di studio, di lavoro e commissioni, di una partecipazione realmente democratica grazie all’effettivo equilibrio fra i generi che non potrà che alzare il livello qualitativo dei compiti assegnati.

NOI Rete Donne – Marisa Rodano, Daniela Carlà, Antonella Paloscia

Roma, 21 gennaio 2020

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