Mercoledi, 28/11/2012 - Rapporto di Azione per la salute globale.
“Risultati o Retorica? Tutto quello che non sapevate sull’Aiuto Pubblico allo Sviluppo europeo per la Salute”
Il 27 novembre è stato presentato a Roma il rapporto annuale di Azione per la Salute Globale (AfGH – Action for global Health). Come recita il titolo stesso del rapporto “Risultati o Retorica? Tutto quello che non sapevate sull’Aiuto Pubblico allo Sviluppo europeo per la Salute” è stata illustrata la condizione dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) con lo scopo di divulgare le analisi e i dati più recenti relativi ai sei paesi chiave dell’Unione Europea: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito.
Una nuova metodologia caratterizza il rapporto che rende disponibile nero su bianco una stima totale del Aiuto allo Sviluppo dal 2007 al 2011. Per dare un’immagine fedele dell’APS per la salute, è stata attuata una revisione sistematica, progetto per progetto, di tutte le attività di aiuto.
Andando così oltre la retorica, l’analisi dei dati del rapporto non lascia spazio che ai risultati, e cioè sono pochi i membri del DAC (Comitato di Aiuto allo Sviluppo) che hanno ottemperato all’impegno di devolvere in APS lo 0,7% del PIL. Tra i paesi selezionati solo i Paesi Bassi hanno destinato – nel 2009 - lo 0,1% del prodotto interno lordo in aiuti per lo sviluppo per la salute, come raccomandato dall’Ordine mondiale della sanità. E l’Italia?
Marco Simonelli di Action Aid spiega come, “ il nostro paese ha un PIL che dovrebbe appartenere ai grandi donatori mentre dal 2009 in poi c’è stato un taglio netto e l’Italia ha smesso di dare ciò che doveva al Fondo Globale”. E sino ad ora non c’è traccia formale degli impegni del nostro Paese nonostante il governo attraverso il Primo Ministro, Mario Monti, durante il forum della cooperazione internazionale, ad ottobre, abbia dichiarato che l’Italia non uscirà dal Fondo Globale per la lotta contro l'HIV/AIDS.
In sintesi osservando i Paesi DAC europei selezionati, i dati totali dell’Aiuto allo Sviluppo mutano a seconda del donatore, e se l’Irlanda risulta virtuosa, come abbiamo visto il nostro Paese è in difficoltà. “Questo governo ha però preso impegni concreti per invertire questa rotta, prevedendo un aumento delle risorse nella finanziaria”, rassicura Alessandro Gaudiano Ministro Plenipotenziario, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.
Se la salute dovrebbe essere un diritto fondamentale per tutti e tutte non è ancora così, sopratutto per le donne, come ricorda Daniela Colombo Presidente di AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo, “siamo l’Ong che all’interno di questa rete monitora la salute delle donne, salute sessuale e riproduttiva, mortalità materna a causa degli aborti clandestini, per cui servirebbe l’accesso alla moderna contraccezione. La salute delle donne non è ancora garantita per tutte, lo dimostrano i recenti dati del rapporto UNFPA 2012 sulla pianificazione familiare, sono ben 222 milioni le donne che non hanno la possibilità di scegliere se, come e quando avere figli”.
All’interno dell’iniziativa è stato possibile vistare la mostra Health Heroes promossa lo scorso anno dalla rete europea “Azione per la Salute Globale” e realizzata nell’ambito del progetto di educazione allo sviluppo “Health for all!” di cui fanno parte le ong ISCOS, AIDOS, CeLIM, CCM, CESTAS, Medici con l’Africa CUAMM, OXFAM Italia e l’Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS.
Con l’occasione è stato presentato, come annunciato, il nuovo strumento on line, sul sito www. actionforglobalhealth.eu, che consente attraverso l’uso di mappe interattive di visionare i dati della ricerca aggiornati costantemente monitorando flussi bilaterali, multilaterali e tendenze dell’APS totale e relativi alla salute.
Lascia un Commento