Mondo/ La marcia della pace Perugia-Assisi - Tutti in maglia bianca ad Assisi per lanciare gli slogan: “Un mondo giusto, quello che vogliono i popoli”. “Al bando la miseria e la guerra”. “Riprendiamoci l’Onu”
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2005
Alla vigilia di un importante vertice delle Nazioni Unite, la Tavola della Pace invita tutti ad aderire e a partecipare alla Marcia Perugia-Assisi per la giustizia e la pace. Tutti indosseranno una maglia bianca e sarà così realizzata una lunga, candida fascia umana per ricordare ai potenti delle loro promesse non mantenute. La Marcia vuole ricordare ai governi e ai potenti della terra che la stagione delle promesse è finita. Questo è il tempo delle azioni. Non attuarle è da irresponsabili.
Tre giorni dopo, dal 14 al 16 settembre, i Capi di stato di tutto il mondo si riuniranno a New York per decidere, a cinque anni dalla Dichiarazione del Millennio, quali nuovi impegni assumersi per migliorare la vita nel pianeta, lottare contro la povertà, promuovere la pace e la sicurezza, difendere i diritti umani e l’ambiente, riformare l’Onu. Si tratta di un’agenda troppo importante per essere lasciata nelle mani degli stessi governi che, in buona misura, sono responsabili delle drammatiche condizioni in cui versa l’umanità e della grave crisi delle Nazioni Unite.
Il mondo è sempre più affamato, disperato, violento e violentato. Crescono la miseria, le malattie, le disuguaglianze e l’ingiustizia che le alimenta. Crescono lo sfruttamento e la spoliazione dei paesi ricchi a danno di quelli più poveri. Cresce il degrado ambientale e la competizione per le risorse naturali. Insieme con la globalizzazione cresce la criminalità internazionale. Crescono l’illegalità e l’impunità. Crescono anche i traffici di droga, di rifiuti tossici, di esseri umani, di armi leggere e pesanti. La guerra, l’uso della forza militare è tornata al centro delle relazioni internazionali. Sebbene in tutto il mondo si stia affermando l’idea della sicurezza umana, continuano ad imporsi dottrine militariste di sicurezza nazionale. E’ ricominciata la corsa al riarmo e con essa sono in continuo rialzo le spese militari. Si moltiplicano gli atti di terrorismo seminando angoscia e disperazione. Allo stesso tempo la cosiddetta “guerra al terrorismo” produce nuovi conflitti, orrori e violazioni dei diritti umani. I signori della guerra e del terrorismo hanno trasformato l’informazione in un campo di battaglia: per imporre la propria agenda e la propria volontà usano la menzogna, la deformazione della realtà, lo stravolgimento dei fatti e della verità. La lotta al terrorismo sta spostando l’attenzione e le risorse del mondo dalle principali cause d’instabilità come la povertà, le malattie infettive, il degrado dell’ambiente e la crisi delle risorse naturali.
Ci sarebbe bisogno dell’Onu ma l’Onu è sotto attacco, sempre più indebolita, delegittimata e marginalizzata. I suoi poteri, le sue risorse e le sue funzioni sono stati drammaticamente ridotti. L’unilateralismo dei più forti e un’incontrollata globalizzazione stanno mettendo da parte la sola “casa comune” dell’umanità. Allo stesso tempo importanti decisioni politiche ed economiche continuano ad essere assunte in sedi e istituzioni internazionali prive dei necessari principi, valori, legittimazione e controllo democratico. La Marcia varca dunque le dimensioni nazionali per divenire un appuntamento di livello internazionale.
Tre gli slogan “Mettiamo al bando la miseria e la guerra. Riprendiamoci l’Onu. Io voglio. Tu vuoi. Noi possiamo” e uno l’obiettivo, quello di dare voce a quanti si battono per un cambiamento radicale della politica estera e della difesa del nostro paese, per dare all’Italia un governo di pace. La Marcia Perugia-Assisi sarà preceduta dalla sesta Assemblea dell’Onu dei Popoli e dalla seconda Assemblea dell’Onu dei Giovani che si svolgeranno rispettivamente a Perugia e a Terni dall’8 al 10 settembre.
“La Perugia-Assisi sarà una Marcia per la giustizia e la pace. Per la prima volta l’accento sarà posto sulla “giustizia” a richiamare l’urgenza di un maggiore impegno dei governi, delle istituzioni e di tutti i cittadini per sanare le profonde ingiustizie che continuano a minacciare la vita e la convivenza nel pianeta – sottolineano Flavio Lotti e Grazia Bellini, Coordinatori nazionali -. La Marcia si concluderà, sulla Rocca di Assisi, con una cerimonia solenne durante la quale i partecipanti alla marcia saranno invitati a rinnovare il proprio impegno contro la miseria, la guerra, il terrorismo, la violenza.
I rappresentanti dei popoli della terra, le autorità, i rappresentanti delle diverse organizzazioni convenute rilanceranno pubblicamente un apposito documento che richiama gli impegni assunti da Papa Giovanni Paolo II e dai rappresentanti di tutte le religioni riuniti ad Assisi il 24 gennaio 2002, all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001. I leader politici nazionali saranno invitati a non presentarsi per una fugace apparizione alla partenza della Marcia ma a partecipare alla manifestazione finale dedicata agli impegni da assumere!”
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