‘Il mio posto è qui’: emancipazione e lotta al pregiudizio vincono al Bif&st 2024
Il film diretto da Daniela Porto e Cristiano Bortone, premiato nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano del Bari International Film&Tv Festival, arriva nelle sale distribuito da Adler Entertainment
Mercoledi, 27/03/2024 - La storia di un’amicizia coraggiosa tra un omosessuale e una ragazza madre, destinata ad un matrimonio senza amore, nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra, è il filo conduttore di ‘Il mio Posto è qui’, tratto dal romanzo omonimo di Daniela Porto (appena uscito con Sperling & Kupfer), anche co-regista insieme a Cristiano Bortone, un film che racconta con verità e coraggio un itinerario di emancipazione e formazione ai diritti delle donne e di ogni persona alla propria autodeterminazione ed indipendenza personale e sociale.
Vincitore di due prestigiosi premi vinti al Bif&st 2024 – Bari International Film&Tv Festival, Miglior Regia e Miglior Attrice, dove il film è stato presentato in anteprima assoluta nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano, il ‘Il mio posto è qui’ arriva nelle sale italiane distribuito da Adler Entertainment.
La Giuria della sezione competitiva ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano, presieduta dalla produttrice Donatella Palermo, ha attribuito i due importanti riconoscimenti con le seguenti motivazioni:
• ‘Premio Giuliano Montaldo alla miglior regia’ a Daniela Porto e Cristiano Bortone per aver raccontato con forza, semplicità e rispetto una storia esemplare di emancipazione e lotta al pregiudizio in un luogo e in un tempo apparentemente lontani.
• ‘Premio Mariangela Melato alla miglior attrice protagonista’ a Ludovica Martino per aver illuminato l’intero film e aver interpretato con credibilità ed emozione la figura di una donna che contro ogni possibilità riesce a prendere in mano la sua vita.
Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità. Tra loro nasce un intenso rapporto: grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.
Interpreti principali sono Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzato del panorama cinematografico italiano (Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Lovely boy, Il campione, I migliori giorni, Vita da Carlo) e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i Soldi del Mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara.
Le riprese si sono svolte tra Gerace (RC), storico borgo della Locride in Calabria, e la Puglia, con location suggestive che raccontano un’Italia dimenticata. Il film è stato prodotto da Orisa Produzioni in co-produzione con Goldkind Filmproduktion (Germania), con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, Apulia Film Commission e della Regione Lazio, Fondo Lazio Cinema International, POR-FESR 2014-2020.
La Calabria Film Commission, tra i sostenitori del progetto dal primo ciak, si congratula per i prestigiosi premi. “Accogliamo con soddisfazione - ha commentato Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario di Calabria Film Commission - il doppio premio ricevuto da “Il mio posto è qui” al Bif&st 2024. La migliore regia per Daniela Porto e Cristiano Bortone - e la migliore attrice per Ludovica Martino certificano la bontà della nostra scelta nel sostenere l’opera, di qualità nella direzione del film e nell’interpretazione attoriale. Così si dà luce e visibilità anche al paesaggio della Calabria, nella sua bellezza senza tempo, anche di una ricostruzione storica ben realizzata. Un modo efficace di promuovere il territorio”.
Anche Apulia Film Commission, nella figura del Direttore Antonio Parente, esprime la propria soddisfazione per aver sostenuto ed ospitato un'opera così originale: “Ci auguriamo che il film possa avere una larga diffusione anche grazie a questo meritato riconoscimento”.
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