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Ai presidenti di regione Liguria e Puglia, Emiliano e Toti, sulla doppia preferenza

Ai presidenti di regione Liguria e Puglia, Emiliano e Toti, sulla doppia preferenza

Lettera aperta a Emiliano e Toti sulla doppia preferenza alle prossime elezioni regionali che si terranno a settembre 2020

Lunedi, 06/07/2020 - Al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

Al Presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti


Gentilissimi,
Abbiamo appreso con soddisfazione che il rinnovo dei Consigli Regionali di Puglia e Liguria, che si terranno a settembre, prevederà il voto con la doppia preferenza, per garantire l'equilibrio di genere nei rispettivi Consigli regionali e nel rispetto della Legge 20 del 2016 a cui ancora le vostre Regioni non si erano adeguate.

Come 'Noi rete donne' che da decenni lavoriamo sul tema della democrazia paritaria, e che abbiamo sempre sottolineato la relazione tra qualità del governo e della democrazia e maggiore presenza delle donne nei luoghi istituzionali, non possiamo che essere contente che anche le vostre Regioni si adeguino alle disposizioni volte a garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali, seguendo i principi della nostra Costituzione che con l’art.3 si è posta l’obiettivo di garantire una effettiva eguaglianza tra i cittadini e le cittadine e con l’art. 51 di promuovere con azioni positive l’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive.

Esprimiamo soddisfazione per questa decisione del Governo poiché l'obiettivo della piena integrazione delle donne nei processi decisionali e nella rappresentanza politica e istituzionale è funzionale alla reale attuazione del modello democratico, che fonda la sua legittimazione sulla piena e libera partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine alla vita pubblica.
Ci chiediamo come intendiate procedere per arrivare, a settembre, ad avere una legge elettorale paritaria rispetto al genere.

La nostra Rete intrave due strade: approvare subito una nuova legge elettorale che preveda la doppia preferenza, o applicare la doppia preferenza di genere nella legge elettorale pugliese senza un voto del Consiglio regionale. Basterebbe, il decreto di indizione delle elezioni, con esplicito richiamo alla legge statale 20 del 2016, ossia la normativa che obbliga le Regioni ad uniformarsi ai «principi fondamentali» citati in quel testo e tra questi la promozione della parità di genere (nel caso di voto di lista, la legge 20 dispone la doppia preferenza).

In caso di inadempienza, ci potrebbe essere il rischio di rendere invalide le prossime elezioni e di doverle ripetere, con largo spreco di denaro pubblico e violazione del principio costituzionale contenuto nell’articolo 51 della Carta («la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini»).

Sicure che vorrete adeguarvi, come hanno già fatto 14 Regioni, alla Legge 20 del 2016, porgiamo cordiali cordiali saluti.


Per NOI RETE DONNE
Daniela Carlà, Marisa Rodano, Laura Onofri, Patrizia Del Giudice, Mirella Ferlazzo, Alessandra Volpe

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