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Agorafobia: le risposte alle domande più frequenti

Agorafobia: le risposte alle domande più frequenti

L'agorafobia è una forma di ansia che si manifesta nel momento in cui ci si trova in luoghi da cui potrebbe essere allontanarsi o fuggire: il termine significa letteralmente “paura degli spazi aperti”, ma il disturbo può anche manifestar

Mercoledi, 05/02/2014 - Quali sono le cause dell'agorafobia?

In linea generale, non è possibile individuare una sola specifica causa: la sindrome agorafobica è legata a diversi fattori ambientali, fisici e psicologici ed è spesso legata ad attacchi di panico. Un caso tipico è quello di un individuo che associa sensazioni dolorose interne a malattie e casi in cui l'ansia è tale da portare a desiderare una via di fuga immediata. Alla base delle paure c'è nella maggior parte dei casi un disturbo interno che porta a sentirsi inadeguati ed insicuri di sé e ad aggravarla è il timore che gli episodi di agorafobia possano tornare a ripetersi.



Quando viene diagnosticata l'agorafobia?

Per parlare di disturbo vero e proprio, è necessario che si verifichino attacchi ricorrenti e non spiegabili in altro modo. Alcuni test psicologici vengono utilizzati per verificare se esistano condizioni favorevoli per il suo instaurarsi. Risulta fondamentale comprendere la natura della paura scatenante e capire a quali fattori è legata.



Come si cura l'agorafobia?

Chi soffre di questo disturbo ha la tendenza ad evitare le situazioni che ritiene pericolose, ma generalmente evita anche di parlare del proprio disagio, considerandolo umiliante ed imbarazzante. Questo tipo di comportamento non è sicuramente il migliore per affrontare una cura efficace, anche perché viene spesso accompagnato dall'assunzione di farmaci in autonomia. I risultati migliori vengono ottenuti tramite un trattamento psicologico, che mira a riorganizzare gli stati psicofisici della persona per eliminare i fattori problematici e mantenere quelli positivi. In generale, piuttosto che puntare sulle cause che scatenano il disturbo, si preferisce lavorare sugli aspetti futuri, con numerose sedute che accompagnano i progressi del paziente.

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