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African Mothers. Gulu, Uganda: viaggio fotografico di Mimmo Frassineti

African Mothers. Gulu, Uganda: viaggio fotografico di Mimmo Frassineti

A Roma dal 21 settembre la mostra fotografica che celebra i 150 anni della Società Geografica Italiana e inaugura il Festival della Letteratura di Viaggio

Lunedi, 18/09/2017 - Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Sarà visitabile fino al 21 ottobre la mostra di Mimmo Frassineti 'African Mothers. Gulu, Uganda', un viaggio fotografico per celebrare il 150° anniversario della nascita della Società Geografica Italiana e l'avvio del Festival della Letteratura di Viaggio, giunto ormai alla 10° edizione, che prenderà ufficialmente il via con l’evento organizzato dall’Istituzione Biblioteche di Roma.

La mostra sarà inaugurata il 21 settembre alle ore 18.00 nella nuova sede delle Biblioteche di Roma in Via Aldrovandi 16, ex Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente.

“Abbiamo deciso di offrire la mostra fotografica allo sguardo di tutti, come si fa con un regalo inaspettato”, dichiara il Presidente delle Biblioteche di Roma Paolo Fallai, “sperando che riescano a incrinare il muro della “nostra” ignoranza e di tutto quello che non vogliamo sapere. Per cominciare da dove si trova l’Uganda, stretta al cuore del continente, lontana dai mari e bagnata dai laghi più importanti dell’Africa. Attraversata dalla linea dell’equatore e dalle maledizioni che ne hanno fatto teatro di terribili genocidi etnici. E’ grande poco meno dell’Italia, ed è sconvolta dalla crisi umanitaria in Sud Sudan, con cui confina a nord, colpito dagli effetti catastrofici di guerra civile, siccità e carestia. Solo negli ultimi 12 mesi, in Uganda, sono arrivati in media 1.800 rifugiati sud sudanesi al giorno. Il numero totale ha superato il milione, ma è destinato ad aumentare".

Ad integrazione del reportage realizzato per il Venerdì di Repubblica dalla giornalista Antonella Barina e da Mimmo Frassineti in occasione del viaggio a Gulu in Uganda settentrionale nell’autunno 2016, le 44 fotografie inedite sono in particolare dedicate al St. Mary’s Lacor Hospital, fondato come dispensario dalle suore comboniane nel 1959 per assistere le donne e gli abitanti di Lacor - villaggio a 11 km da Gulu - nell’area più povera del paese. L’originale ambulatorio con quaranta posti letto, dove le missionarie facevano da infermiere e levatrici, è diventato oggi il più grande ospedale no-profit dell'Africa orientale.

L’Uganda è nel gruppo di paesi dell’Africa sub-sahariana che vantano il record della natalità mondiale. Da qui, l’idea di raccontare come sia vissuta la maternità in una delle nazioni dove nascono al mondo più bambini, con un tasso di fecondità che sfiora i sette figli per donna. In una condizione d’indigenza estrema, che trova una speranza di salvezza nelle generose cure dispensate dal Lacor. Le foto sono ambientate nei reparti maternità e pediatria, nei viali interni e nei vasti cortili alberati dell’ospedale, come anche nelle strade, nei negozi e nel mercato della cittadina.

In occasione della giornata inaugurale verrà presentato il catalogo della mostra, pubblicato a cura di Galaad Edizioni.

La mostra è inserita negli appuntamenti del Festival della letteratura di viaggio che si svolgerà dal 21 al 24 settembre, presso Villa Celimontana e farà anche parte della programmazione del prossimo MedFilm Festival, a novembre.



Programma 

Mimmo Frassineti, fotografo e giornalista presenta la mostra "African Mothers"

Saluti di

Paolo Fallai presidente dell'Istituzione Biblioteche di Roma

Antonio Politano direttore artistico del Festival della letteratura di viaggio

Presentazione del catalogo a cura di Galaad Edizioni

Interventi di

Mimmo Frassineti, "Raccontare la storia che non ti aspetti"

Dominique Corti, presidente della Fondazione Corti e membro del Consiglio di Amministrazione del Lacor Hospital, "L'eredità di un ospedale nella savana"

Antonella Barina, giornalista del Venerdì di Repubblica, "Madri dell’altro mondo"

Gabriella Sanna, "L'Intercultura nelle Biblioteche di Roma"

Performance per Kora e voce del musicista senegalese Madya Diebate





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