‘Divergenti - Festival Internazionale di Cinema Trans’: premiati i vincitori dell’XI edizione
Vince il premio per il Miglior Film “Caer” di Nicola Mai. In replica all’Angelo Mai di Roma, dal 9 all’11 dicembre i film vincitori, insieme al film “Porpora”
Mercoledi, 08/12/2021 - Si è chiusa a Bologna presso il Cinema Lumière, con la premiazione dei vincitori, l’XI edizione di "Divergenti", unico festival cinematografico in Italia, e uno dei pochi in tutto il mondo, interamente dedicato alla narrazione e rappresentazione dell’esperienza trans, dedicato quest’anno al tema “Trans, e basta” e realizzato in formula ibrida, in sala e online sulla piattaforma Docacasa.it, accessibile gratuitamente da tutta Italia.
Successo straordinario di pubblico per il film “Porpora” di Roberto Cannavò, presentato in anteprima assoluta al Festival: la proiezione dell’opera, che ha registrato il sold out ed ha preceduto la premiazione dei vincitori, si è svolta alla presenza della protagonista, del regista e della produzione insieme a tanti ospiti, tra cui la vicesindaca di Bologna Emily Clancy e la vicepresidente della regione Emilia-Romagna, Elly Schlein.
La giuria del Festival, composta da Viola Lo Moro scrittrice e direttrice di Tuba Libreria femminista di Roma, Giorgina Pi, autrice e regista, e Elena Tebano, giornalista del Corriere della Sera, ha dichiarato i vincitori dell’XI edizione di “Divergenti”, assegnando i seguenti premi: “Caer” di Nicola Mai ha vinto come Miglior Film; “Valentina” di Cássio Pereira dos Santos ha ricevuto una menzione speciale mentre un’altra menzione speciale ex-aequo è andata a “Lemebel” di Joanna Reposi Garibaldi e “Loredana’s Fight Against Transphobia” di Giulia Ottaviano.
Tutti i film vincitori, insieme al film “Porpora” saranno replicati all’Angelo Mai di Roma, dal 9 all’11 dicembre, nell’appendice romana di “Divergenti”. I film vincitori, ad esclusione di “Valentina”, rimarranno anche disponibili su Docacasa.it.
L’XI edizione di "Divergenti" - realizzata nell'ambito del Patto di collaborazione generale per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQI nella città di Bologna - è stata ideata e organizzata da MIT - Movimento Identità Trans con il contributo di Regione Emilia-Romagna, University Of Lyncoln con il sostegno di UNAR. In collaborazione con: Cineteca di Bologna e con il patrocinio di Ambasciata Argentina in Italia. In partnership con Tuba, DER- Documentaristi Emilia-Romagna, Archivio OUT-TAKES dell’Associazione CESD, Angelo Mai, MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+, Lovers Film Festival, Divine Queer Festival, USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival, Sherocco Festival, StickerMule.
Di seguito tutti i film vincitori con le motivazioni.
Miglior Film a: "Caer" di Nicola Mai, con la seguente motivazione: “Vince l’edizione 2021 di Divergenti Internazionale di Cinema Trans questo film che è il risultato della collaborazione tra Nicola Mai e il Collettivo Interculturale Transgrediendo per il raffinato linguaggio cinematografico che mischia finzione e documentario con l’unica finalità di renderci partecipi di una storia potente. La storia di una comunità esemplare che attraverso la solidarietà si oppone con la forza dei corpi e delle relazioni alla violenza delle leggi migratorie e della repressione poliziesca contro la prostituzione. Caer vince per la capacità di riportarci dentro una storia diffusa, che ci ricorda lotte e coesioni umane del movimento trans attraverso il metodo di una delle più nobili tradizioni del documentario. Un film politico e poetico che ci fa da monito e richiamo a un presente anche italiano.
Caer vuol dire essere catturatə. È in un’ottica di rottura di muri e gabbie che questo film esiste e vince questa undicesima edizione di Divergenti.
Menzione speciale a: "Valentina" di Cássio Pereira dos Santos,con la seguente motivazione: “Con una menzione speciale premiamo questo film, notando come ancora una volta la Cinematografia brasiliana sappia rendere l’adolescenza trans punto d’osservazione delle complessità e delle ingiustizie del mondo. Un cast straordinario ci porta dentro a una storia di delicate e potenti tensioni umane, cesellate da una regia, una sceneggiatura e una fotografia che fluidamente ci conducono dentro una realtà immersiva, emozionandoci di continuo. Valentina mostra una realtà di provincia come luogo asfittico e violento, ma anche capace di solidarietà e alleanze, a partire dalla scuola, dalle insegnanti e i compagni di classe. Valentina ci racconta anche una relazione madre-figlia autentica e dolce, solidale e in ascolto: una possibilità esemplare di come rompere la catena di violenza derivata dalla non accettazione nucleare della propria originalità identitaria.
La transessualità diventa nuovamente metafora dell’adolescenza tutta e della nostra necessità urgente di diventare noi stessə.
Menzione speciale ex-aequo a due film: "Lemebel" di Joanna Reposi Garibaldi e "Loredana’s Fight Against Transphobia" di Giulia Ottaviano, con le seguenti motivazioni: “Loredana’s fight against transphobia” di Giulia Ottaviano e “Lemebel” di Joanna Reposi Garibaldi sono film molto diversi. Il film di Loredana ha il pregio di raccontare in modo divulgativo la storia e le lotte dei femminielli e delle trans napoletane, la condizione di oppressione legata all’assenza di opportunità di lavoro alternative a quello sessuale, la brutalità della strada, e l’assenza di un sostegno pubblico e di welfare per le persone trans; ma racconta anche la nascita di una comunità che guidata dalla sorellanza esiste, e che con la propria energia resiste e crea strategie di sopravvivenza e di felicità nel deserto. È nel deserto della dittatura Cilena, dei massacri delle donne e degli studenti, delle violenze contro le persone LGBT, che nasce e si esprime Lemebel, uno degli artisti a cui più dobbiamo la forza rivoluzionaria nella performance come atto politico e queer. La regista con sapienza mette insieme immagini di archivio dell’artista/scrittore/attivista con il presente del film, in cui dominano i ricordi e la malattia. Lemebel e Loredana sono esempi incarnati di come ci si può opporre alla brutalità della storia, generando mondi e immaginari nuovi.
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