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‘Diamanti’, il nuovo film di Ferzan Ozpetek: inno alle donne, al cinema, alla bellezza

‘Diamanti’, il nuovo film di Ferzan Ozpetek: inno alle donne, al cinema, alla bellezza

Protagoniste incontrastate 18 attrici italiane del cast. Tra storie, sorellanza, lavoro, il film ricorda un cinema fatto di stile e artigianalità ed è dedicato a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti

Domenica, 22/12/2024 - Torna a stupirci Ferzan Ozpetek, con la sua ultima pellicola, ‘Diamanti’, un film suntuoso e pieno di nostalgia, bellezza, allegria, emozione e complicità con le (sue) attrici e, in generale, con le donne, vero motore del mondo, professionale e umano, da lui ripreso, amato, raccontato.

Il regista di origine turca, giunto al suo quindicesimo film, ritrova qui la sua vena migliore, quella dei film che l’hanno reso famoso (fra tutti ricordiamo ‘Le fate ignoranti’), raccontando una storia in parte autobiografica, in parte frutto di fantasia, quasi una favola ed un’ode al cinema in tutte le sue manifestazioni, ed un tributo a tutte (e a tutti) coloro che lo rendono possibile, con un pizzico di malcelata malinconia per un tempo ed un modo di ‘fare cinema’ che oggi non c’è più.

Sulla scia di questo sentimento il film, distribuito dalla Vision Distribution, è dedicato a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, “tre donne e attrici straordinarie - afferma Ozpetek - con le quali avrei voluto lavorare ma, per un motivo o per l’altro, le cose non sono andate come avrei voluto.”

Un regista (lo stesso Ozpetek, qui anche attore), nel tempo presente, convoca intorno alle sue famose tavolate (imbandite con cibi succulenti ed abbondanti) le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato nella sua storia cinematografica, per spiegare loro il suo nuovo progetto: vuole fare un film sulle donne ma non svela molto, le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le trasporta in un’altra epoca, negli anni ’70, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume.

Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile, la gioia con la tristezza, il dramma con la commedia.

“Come accade quasi sempre per i miei lavori - racconta Ozpetek - che siano film, romanzi o spettacoli teatrali, parto da un'esperienza personale, ricordi di vita, talvolta forti suggestioni: domina sempre uno spunto autobiografico. Questo film scava nella memoria quando negli anni '80 come aiuto regista frequentavo le sartorie di cinema e teatro - Tirelli tra le più celebri - dove incontravo grandi costumisti, registi importanti, attrici, attori. Luoghi che mi affascinavano e dove sentivo l'incanto di quei santuari laici del bello dove la creatività si declinava con ingegno, forte laboriosità e dedizione. A quelle stanze animate soprattutto di donne mi sono ispirato per sviluppare l'idea di 'Diamanti', un cinema raccontato e ‘vestito’ attraverso le storie di chi quei costumi li inventa, li disegna, ne testa i tessuti, palpa le stoffe ricerca ostinatamente punti di colore perfetti, le decorazioni, la mania per i dettagli che contribuiscono all'armonia della confezione finale, a volte veri capolavori. Dunque anche un omaggio alla ricca tradizione dello stile, dell'eleganza raffinata e confortevole, ed alla grande artigianalità: nell'evocare tutto questo ho voluto mostrare tra gli altri anche i costumi originali di Claudia Cardinale nel Gattopardo e Romy Schneider in Ludwig, due film di Visconti”.

Il film, girato interamente a Roma, si svolge sostanzialmente tutto in un luogo ‘magico’, una sartoria per il cinema di quelle che oggi non esistono più, e racconta le storie professionali e le vicende esistenziali del nutrito gruppo di donne che lavorano per la sartoria, diretta dalle proprietarie, due sorelle molto diverse ma legatissime fra loro, Alberta e Gabriella Canova (Luisa Ranieri e Jasmine Trinca entrambe in stato di grazia), con i loro differenti caratteri nella gestione del lavoro e con i loro drammi personali che, a poco a poco, riaffiorano.

Fra altezzose clienti di cinema e teatro, registi che pretendono abiti impossibili in tempi brevissimi, stoffe fruscianti e abiti magnifici, si dipanano le vicende di un incredibile gineceo, dove sarte, ricamatrici, tingitrici di tessuti e modiste, oltre alla loro passione, alle idee ed all’esperienza nel lavoro, mettono in campo le proprie storie personali, tra figli nascosti in magazzino o isolati dal mondo, mariti violenti, avventure passeggere, mentre i pasti e le parole di conforto per questa squadra al femminile – vincente nel lavoro e nella vita grazie alla forza della sorellanza, nonostante le difficoltà e i dolori segreti di ciascuna – sono assicurati da Silvana, una ex ballerina molto umana ed accogliente (nella parte una più che credibile Mara Venier).

“Questo progetto era l'occasione ideale per potere raccontare un mondo attorno al quale eleggere le donne a protagoniste assolute - prosegue Ozpetek - e l'ho fatto convocandone molte di quelle con cui ho lavorato nella mia carriera e con le quali mantengo, laddove possibile, rapporti di affetto oltreché stima professionale. Nel mio lavoro ho sempre avuto un’intesa molto bella con le attrici e sono attratto dalle storie di donne, di quelle che hanno un rapporto di parentela, mamma e figlia, o sorelle come in questo caso. Qui volevo trasmettere il rapporto che sentivo tra quelle meravigliose sarte di un tempo, ho visto che quando le donne lavorano insieme sanno dimostrare grande affetto e solidarietà tra loro. E la stessa complicità è nata sul set tra le attrici, che durante la pausa pranzo, ad esempio, se ne andavano a mangiare tutte insieme in una stanza. 'Diamanti' è anche un’opera che riconduce ad un periodo della mia gioventù, c'è la nostalgia per quel mondo ormai scomparso, abiti così non si fanno più, oggi si riadattano quelli esistenti”.

La sceneggiatura di ‘Diamanti’, un film che mescola realtà e finzione, gusto e passione, passato e presente, è firmata da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Ferzan Ozpetek.

Nel cast Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, e in ordine alfabetico Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic. E con Lorenzo Franzin, Antonio Iorio, Antonio Adil Morelli, Valerio Morigi, Dario Samac, Edoardo Stefanelli, Erik Tonelli.

Il direttore della fotografia è Gian Filippo Corticelli, la scenografia è di Deniz Kobanbay, i costumi sono di Stefano Ciammitti, il montaggio è curato da Pietro Morana e le musiche da Giuliano Taviani e Carmelo Travia.

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