Turchia/Convenzione di Istanbul: adesione di Noi Rete Donne
Noi Rete Donne aderisce all'appello “Ci rifiutiamo di ritirarci dalla Convenzione di Istanbul!”
Domenica, 21/03/2021 - ADERIAMO ALL’APPELLO CONTRO LA RECESSIONE DELLA TURCHIA DALLA CONVENZIONE DI ISTANBUL
Roma 21marzo 2021. Noi Rete Donne, network nazionale femminile impegnato da oltre 10 anni sul fronte della democrazia paritaria aderisce all'appello“Ci rifiutiamo di ritirarci dalla Convenzione di Istanbul!” lanciato ieri 20 marzo 2021, dalla Mor Çatı Women’s Shelter Foundation (www.en.morcati.org.tr), organizzazione fondata nel 1990 in Turchia per combattere la violenza maschile contro le donne.
La Mor Çatı (che vuole dire “tetto viola”) oltre a gestire consultori ed organizzare case rifugio, dal 2019 conduce un progetto per il supporto legale gratuito per le donne che si trovino in situazioni di violenza domestica e suggerisce misure per implementare gli strumenti della Legge n. 6284 (legge turca sulla prevenzione della violenza maschile).
La notizia che la Turchia - un Paese dove i movimenti femministi hanno avuto un ruolo storico fondamentale e sono ancora una parte molto attiva della società - abbandoni la Convenzione di Istanbul appare un ulteriore e gravissimo arretramento sul piano della garanzia dei diritti civili conseguenza di una scelta assurdamente motivata (i principi della Carta danneggerebbero l'unità familiare) dal governo Erdogan. Una contraddizione in termini se si considera che la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne è stata aperta alla firma l'11 maggio 2011 proprio nella città simbolo della Turchia.
Reale anche il pericolo che la stessa posizione sia adottata da Polonia (dove il Ministro della Giustizia già nel luglio 2020 ha definito il documento “una fantasia e un'invenzione femminista volta a giustificare l'ideologia gay”); senza considerare che l'Ungheria di Orbàn e la Slovacchia non l'hanno neanche ratificata.
Sostenere l'appello di Mor Çatı significa avere a cuore il destino di tante donne turche (solo l'anno scorso sarebbero state 300 quelle uccise, 474 nel 2019) e di tutte le donne in pericolo nel mondo a causa della loro situazione di condizionamento psicologico e fisico ad opera dei loro compagni.
Questa notizia solleva forti preoccupazioni fra le esponenti femministe di tutta Europa perché è un’enorme battuta d’arresto nella battaglia che si sta conducendo per l’eliminazione della violenza contro le donne. La decisione del governo turco indebolisce la lotta globale e la risposta deve essere globale e per questo Noi Rete Donne chiede segnali a livello politico nazionale, ma soprattutto europeo.
Per questo Noi Rete Donne si schiera a fianco di quante in queste ore stanno manifestando in Turchia contro la decisione di ritirarsi dalla Convenzione e fa proprio l'appello che afferma che “la violenza contro le donne è una questione universale e politica” rilanciando l'hashtag #istanbulconventionsavelives. NOI RETE DONNE
Il testo originale dell’appello in inglese è disponibile a questo link:
https://en.morcati.org.tr/news/we-refuse-to-withdraw-from-the-istanbul-convention/
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