Ancora una donna riportata alla luce della storia di un passato recente: fresco di stampa, è da pochi giorni in libreria il volume ADELE COSTA GNOCCHI (1883-1967). Un'antesignana dell'educazione del bambino da 0 a 3 anni di Stefania Rossi Barilozzi - Ed. Era Nuova, Perugia. L'autrice ha raccolto un'ampia documentazione su una figura fondamentale nel campo della pedagogia, poco conosciuta e apprezzata. Costa Gnocchi si è occupata, nella sua prima giovinezza dell'educazione delle giovani indigenti per le quali, all'inizio del secolo scorso, fondò, con un'amica, una scuola di cucito e ricamo a Montefalco, splendido borgo umbro. Due i capisaldi dell'iniziativa: la retribuzione del lavoro, come riconoscimento della propria dignità e la formazione culturale, nella scuola,infatti, al lavoro si accompagnavano letture e discussioni. Poi, l'infanzia: l'educazione del bambino sin dai primi giorni di vita e la cura anche sotto il profilo psicologico, in un'epoca in cui l'attenzione era soprattutto volta alla sopravvivenza fisica, in questo suo cammino ha collaborato a lungo con Maria Montessori, fondando centri a Roma come "La scuoletta di Villa Taverna". Nei suoi ultimi anni, si è dedicata alle ragazze abbandonate, sottolineando che l'abbandono non è solo fisico ma anche psichico, alle giovani forniva non solo cibo, vestiario, un tetto ma anche educazione e formazione culturale, convinta che ne avessero bisogno soprattutto le donne alle quali spetta l'onere maggiore nella formazione delle generazioni future. Ancora una volta, si afferma la specificità femminile: consapevolezza della propria dignità attraverso l'educazione, porre al servizio delle donne la propria esperienza di vita e di formazione, la progettualità del futuro.
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