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Ad un anno dal terremoto: dalla resilienza alla rinascita

Ad un anno dal terremoto: dalla resilienza alla rinascita

Emilia Romagna - Il terremoto del maggio del 2012 ha cambiato per sempre la nostra vita e richiesto a tutte le istituzioni,una presenza ed una capacità di reazione inedite nella loro storia

Costi Palma Venerdi, 09/08/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2013

Dal terrore all’incredulità, dal pianto alla reazione, dalla ricaduta alla consapevolezza che il terremoto del maggio del 2012 avrebbe cambiato per sempre la nostra vita e richiesto a tutte le istituzioni, a partire da quelle locali e regionali, una presenza ed una capacità di reazione inedite nella loro storia.

Un dramma che, prima di tutto, ha provocato la perdita di vite umane e feriti: 27 morti che per i media sono le vittime mentre per noi erano amici e conoscenti. Quei colpi terribili, che hanno cambiato anche fisicamente il nostro territorio, potevano segnare un punto di non ritorno per un sistema sociale ed economico provato dalla crisi e dalla difficoltà di generare coesione sociale e speranza per il futuro.

Da quei colpi di maglio della natura abbiamo ritrovato il senso di un’appartenenza che forse credevamo smarrita, una forza interiore che ci ha resi in grado di rigenerare, condividendoli, rapporti e relazioni nelle nostre comunità forse sopite dalle certezze di un tempo.

Questa terribile esperienza ci ha cambiato anche dentro; ci ha fatto riscoprire valori e legami sociali forse sopiti dalle certezze di un benessere e di una sicurezza che pensavamo eterne. Tutta la nostra gente ha reagito con grande forza: i cittadini, le famiglie, le imprese, i sindaci, la struttura amministrativa. Hanno reagito la protezione civile, il sistema dei volontari, i singoli cittadini e intere comunità, anche molto distanti geograficamente. Un eroismo del quotidiano sul quale, come al solito, non si sono risparmiate le donne. Potrei soffermarmi a raccontare centinaia di storie al femminile che hanno dato prova di resilienza riorganizzandosi nel lavoro, in famiglia, con i più piccoli, con gli anziani, nei rapporti di vicinato.

Mettendo al centro di ogni storia, incrociata tra le macerie, l'urgenza delle relazioni, della prossimità. Le istituzioni, cui mi onoro di appartenere in rappresentanza della mia comunità, hanno saputo trarre da questa tragedia insegnamenti preziosi, che inevitabilmente dovranno ripercuotersi in ogni ambito di intervento della loro attività politica ed amministrativa. Anche in ambito pubblico, si è lavorato con lo stesso impegno e con la volontà di dare le migliori risposte possibili ai cittadini e alle imprese. Il terremoto ci ha insegnato quanto si possa fare insieme.

Credo che la cosa più importante sia aver dimostrato, con i fatti, che questo nostro paese ha risorse umane straordinarie che possono dare moltissimo alla collettività. Questa comunità che riconosce se stessa e i propri luoghi, questa identità in movimento deve essere il motore per uscire dalla tragedia. Vogliamo farcela e dare un esempio positivo e di fiducia a tutto il paese. Declinato in un binomio femminile: rinascita e ricostruzione!



Palma Costi, Presidente Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna





(Redazionale)

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