‘Cherry Juice’: cosa rimane quando la guerra finisce?
Il sorprendente esordio alla regia dell’attrice Mersiha Husagic: una storia intima e universale dai toni agrodolci. Nei cinema dal 20 febbraio con Lo Scrittoio
Mercoledi, 19/02/2025 - Cresce sempre più, in Italia e all’estero, il numero delle attrici che decidono di mettersi alla prova come registe, sperimentandosi dall’altro lato della macchina da presa, questo non può che essere un segno di vitalità della cinematografia al femminile, che conta artiste talentuose e polivalenti.
Proprio questo è il percorso di Mersiha Husagic, attrice di cinema e televisione (soprattutto in serie poliziesche come SOKO München), originaria della Bosnia-Erzegovina, che ha sceneggiato e girato il suo esordio alla regia, ‘Cherry Juice’: il film, che è stato presentato in anteprima nazionale durante la 35a edizione del Trieste Film Festival e selezionato in numerosi festival internazionali ottenendo importanti riconoscimenti, uscirà nelle sale italiane dal 20 febbraio distribuito da Lo Scrittoio.
Nel suo film la regista, nel doppio ruolo di autrice e attrice protagonista, cerca di trovare una risposta alla domanda: ‘cosa rimane quando la guerra finisce?’. Affrontando il delicato tema delle ferite lasciate dalla guerra combattuta tra il 1992 e il 1995 in Bosnia-Erzegovina (quest’anno ricorre il trentennale di una delle guerre più terribili di fine Novecento) e mescolando la finzione cinematografica, con sequenze rappresentate tramite l’utilizzo dell’animazione, alle ricostruzioni in studio e all’esperienza diretta della regista, il film mantiene un tono agrodolce, a tratti da commedia e a tratti drammatico.
“Cherry Juice – afferma la Husagic - è un film che parla di ricordi dolorosi e rimossi ma è anche la storia di due artisti che vivono una notte folle che stravolge le loro vite; quindi, tra le tracce e le ferite della guerra, è anche un film sull’amore e sul cinema.”
La trama del film sembra riflettere elementi basati su storie realmente accadute: Selma (Mersiha Husagic), bosniaca di Sarajevo, ha scritto una sceneggiatura sulla sua esperienza di rifugiata in Germania a seguito della guerra nell’ex Jugoslavia ma poche settimane prima dell’inizio delle riprese il film viene cancellato, precipitandola in una spirale di smarrimento. Selma si consola con l'alcol ma si dimentica di informare Niklas (Niklas Loffler), che scopre l’accaduto solo una volta atterrato a Sarajevo. I due si conoscono e Niklas decide di restare a Sarajevo per trascorrere la notte di Capodanno in compagnia di Selma. I mondi dei due protagonisti si incontreranno e scontreranno: quello bosniaco pessimista e riservato e quello tedesco ottimista e affascinante, entrambi però legati dallo stesso sogno di fare cinema. I due protagonisti trascorreranno insieme una notte che cambierà le loro vite per sempre: ‘Cherry Juice’ racconta la storia di due persone per cui il cinema significa tutto.
“Cosa lascia la guerra dietro di sé? E come si affronta ciò che rimane? Queste domande mi perseguitano a causa della mia esperienza personale con la guerra in Bosnia – racconta la neo-regista - ricordo i suoni delle bombe, i miei genitori che vivono nella paura, i soldati nel nostro appartamento che cercano mio padre. Quando ho chiesto a mia madre cosa avesse lasciato la guerra dietro di sé mi ha risposto “un’anima vuota”. Non ho mai dimenticato questa frase. Ma la nostra famiglia è stata fortunata a sopravvivere, molte non lo sono state altrettanto. Le guerre in corso nel mondo, dove alcuni rifugiati sono più fortunati di altri, mi riporta alle mie esperienze di bambina e come regista voglio confrontarmi con queste domande universali, esplorando l'animo umano in un mondo dove bellezza e guerra si intrecciano.”
Le illustrazioni presenti nel film sono ispirate alla terra natale della Husagic e ai ricordi della fuga. L’idea del plastico in miniatura di una strada in rovina è nata come un modo per raccontare la guerra e il trauma nella mente della protagonista. Cosa attende la protagonista una volta attraversato il tunnel del suo trauma? Le illustrazioni e il plastico condensano la palude di ricordi, sogni, traumi, realtà e finzione all'interno del film.
Con Cherry Juice la regista ci restituisce un lavoro in grado di passare agevolmente dal dramma alla commedia, mescolando sapientemente finzione cinematografica e vissuto personale, impiegando con coerenza narrativa una pluralità di linguaggi.
Mersiha Husagic nasce in Bosnia-Erzegovina nel 1989 e lascia il paese qualche anno più tardi per andare insieme alla madre ad Amburgo, dove il padre si era rifugiato a causa delle persecuzioni politiche. Al termine degli studi inizia a lavorare a Cherry Juice, ispirato al suo personale vissuto, producendolo anche grazie ad un crowdfunding.
“In questo momento storico – sottolinea ancora Mersiha Husagic - la guerra è diventata parte della vita di tutti noi, è costantemente al centro della nostra attenzione. Come possiamo vivere in un mondo in cui la violenza e la guerra sono parte della nostra vita? Sento che proprio l'arte, e il cinema in particolare, può rappresentare uno spazio in cui posso cercare di dare risposta a questa domanda ed esplorare le emozioni, mie e del pubblico.”
Il film è distribuito in Italia da Lo Scrittoio dal 20 febbraio 2025.
Lascia un Commento