L'umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura, la maternitá consapevole e il rilancio dei consultori al centro della terza giornata del Festival Donna&Salute in svolgimento a San Giuliano Terme e che si conclude domenica 11 maggio 2014. Obiettivo dell'evento é "aumentare il dibattito e la consapevolezza delle donne" ha detto l'Assessora Fortunata Dini in apertura. "I consultori familiari e la legge 194 non sono argomenti residuali, ma temi che dovrebbero essere al centro dell'attenzione. I consultori familiari sono stati una geniale intuizione del movimento delle donne - ha detto l'epidemiologo Michele Grandolfo - che ha stravolto il modello patriarcale di sanitá e dei servizi puntando sull'autodeterminazione. Con lo slogan 'il corpo é mio' le donne puntano alla radice e la battaglia per la legalizzazione dell'aborto afferma questa autonomia. Per Grandolfo la legge 194 é importante perche "riconosce alla donna il suo diritto ad avere l'ultima parola". "L'accurato sistema di rilevazione dei dati, all'avanguardia nel mondo, dimostra che la legalizzazione ha permesso negli anni la diminuzione delle interruzioni volontarie, nonostante l'incidenza del ricorso all'IVG delle donne svantaggiate e delle immigrate". Le donne "sono i pilastri della societa e investire sulla loro competenza innesca una modificazione dei comportamenti di tutta la societa, e i Consultori familiari sono al centro di questa idea di salute complessiva", ha concluso Michele Grandolfo, facendo riferimento al danno che provoca la mancata applicazione del Progetto-Obietivo Materno-Infantile, che é legge dello Stato.
Massimo Srebot, Direttore Unitá Ospedaliera Ostetricia e Ginecologia Presidio Ospedaliero Lotti di Pontedera, é stata la prima struttura ospedaliera a somministrare la RU486. Sulla base di migliaia di colloqui approfonditi, ha osservato che "nelle donne che decidono l'IVG c'é la consapevolezza delle potenzialita di quella gravidanza e delle problematiche che la impediscono" e che ciò che occorre garantire é "un sostegno a prendere la loro vera decisione perchè é importante che la donna faccia la scelta che la fa stare bene. Srebot ha poi sottolineato a necessità di insistere nel dare informazioni sulla contraccezione, facendo particolare attenzione ai giovani.
Grazia Fazzino, psicologa, Valdera AUSL5 responsabile consultorio Valdera, ha posto l'accento sulle difficoltá a sostenere tutte le funzioni a causa delle poche risorse e del personale precario, nonostante ció il consultorio fa un lavoro di comunitá che sarebbe importante valorizzare perché previene le criticitá familiari che poi fanno notizia. Accanto alle attivitá standard, i consultori sono individuati come luoghi in cui trattare i nuovi bisogni, per esempio espressi dalle immigrate o dai casi di violenza familiare. I Consultori sono diventati punti di riferimento perché le donne si fidano e apprezzano di essere aiutate nell'empowerment.
Le immigrate partoriscono di più e hanno piu bisogno di informazione e consulenza, anche attraverso il coinvolgimento del partner e delle comunitá, che in alcuni casi sono decisive per poter colloquiare e far passare informazioni, il tema dell'isolamento della donna immigrata è da tenere presente.
La psicologa Mirella Fedeli (AUSL Bassa Val di Cecina) ha parlato della genitorialitá responsabile, sottolineando che un genitore deve essere sereno e non vivere la genitorialitá in modo riparativo. Deve fare attenzione a quello che il bambino desidera e a quello di cui ha bissogno, comprendendo l'importanza dei NO e anche l'mportanza del capriccio, momento di crescita dei bambini e dei genitori.
Pina Adorno, Presidente della Consulta dei Consultori di Roma- organismo di partecipazione del Comune di Roma istituita nel 1994 e che ha istituzionalizzato le relazioni esistenti con le associazioi delle donne - sottolinea che anche in una grande cittá dove il Consultorio riesce a svolgere il suo lavoro le IVG diminuiscono. "L'empowerment é la parola chiave: non dobbiamo dire alle donne cosa fare, ma aiutarle a mettersi in connessione con i propri bisogni". Adorno ha inoltre sottolineato le difficoltà di operare in una realtá che in base alla legge dovrebbe avere 144 consultori e invece ne ha 50, di cui 37 con poco personale. "La tesi dei costi insostenibili dei consultori non regge - ha concluso Adorno - perchè lavoriamo molto sulla prevenzione e quindi sulla potenzialita di risparmio".
Silvana Agatone, ginecologa e Presidente LAIGA, associazione di ginecologi non obiettori, ha richiamato l'attenzione sul grande pericolo in Italia, oggi, di vedere non piú possibile l'aborto terapeutico previsto dalla lege 194, che prevede che la donna sia assistita da un ginecologo non obiettore. Ha sottolineato, infatti, la preoccupante percentuale di obietori - il 70%- che nel Lazio raggiunge il 91,3% . Non meno preoccupante é il fatto che molti non obiettori sono vicini alla pensione e che tra pochi anni mancheranno medici non obiettori nelle strutture ospedaliere visto che nelle facolta universitarie non esistono non obiettori. LAIGA si pone l'obiettivo di sollecitare l'attenzione mediatica, ecomunica che recentemente sono riuscite ad ottenere un importante ricoscimento dalla Corte europea sul problema dell'obiezione di coscienza. Occorre tenere presente che in Europa c'é il movimento per la vita che sta premendo per l'abolizioine dell'IVG. LAIGA sta organizzando una rete di avvocati specializzati per la legge 194 per utelare i colleghi non obiettori e le donne e sorvegliare la non applicazione.
Pina Salinitro, dell'AIED di Pisa ha richiamato l'attenzione sul problema dell'obiezione di coscienza e ha segnalato alcune loro proposte: un elenco dei medici obiettori, l'elaborazione di una legge quadro che definisca l 'obiezione di coscienza, concorsi pubblici preclusi ai non obiettori e impedimento di modificare successivamente. Ha sottolineato poi come il loro consultorio sia frequentato dai giovani per chiedere informazioni sulla contraccezione.
Patrizia Cappelletto ha portato il saluto di 'La vita oltre lo specchio', associazione di familiari di persone affette da disturbi alimentari, richiamando l'attenzione sulla necessitá di aiutare le famiglie a trovare modalita per esprimere disagi gravi e profondi, superando la vergogna che vive la famiglia quando si scopre inadeguata di fronte al problema che magari ha rifiutato di vedere. La famiglia deve imparare a comunicare l'amore e indurre nelle ragazze un amore per se stesse: queste ragazze hanno paura di vivere.
La Tavola Rotonda dedicata al tema dell'UMANIZZAZIONE DELLE CURE E DEI LUOGHI DI CURA, ha visto la partecipazione di raprpesentanti di associazioni di volontariato accanto alle relazioni dell'Assessora Anna Romei (welfare, provincia di Pisa) e - tra - gli altri - dell'oncologa Manuela Roncella, Direttore Centro di Senologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
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