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‘ALBA BLU’: la violenza alle donne e le conseguenze psicofisiche del trauma

‘ALBA BLU’: la violenza alle donne e le conseguenze psicofisiche del trauma

Il cortometraggio della regista Emanuela Mascherini è stato presentato in anteprima come evento speciale al Festival di Cinema e Donne, in occasione della Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le donne

Martedi, 26/11/2024 - Sappiamo come la violenza subita dalle donne non si fermi all’atto oltraggioso commesso sul suo corpo ma, quando non si arrivi al femminicidio, porti con sé per un tempo indefinito i segni indelebili di un trauma psicologico, che comprende vittimizzazione secondaria, insicurezza personale, isolamento e senso di colpa, come tracce che riaffiorano in maniera ossessiva o episodica dalla mente e dalle emozioni, minando nelle vittime le relazioni con gli altri e con la propria stessa identità.

Proprio questo è il tema del cortometraggio ‘Alba Blu’, tratto da una storia vera e personale, che racconta in modo claustrofobico e disturbante, i segni che la violenza lascia nella psiche delle vittime oltre che sulla pelle. È centrale quindi il tema dei postumi della violenza declinato nella sua forma più intima e raccontato con una ricerca del linguaggio che indaga questa volta la contaminazione tra cinema di finzione, cinema del reale e video arte.

Il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ‘Alba Blu’ verrà proiettato presso il Cinema della Compagnia a Firenze, e presentato come Evento Speciale del Festival Cinema e Donne 2024 in stretta relazione con La Toscana delle Donne, progetto della Regione Toscana per la valorizzazione del ruolo femminile nei più diversi ambiti sociali.

“È un racconto molto diverso rispetto a tutto quello che ho girato come regista prima di Alba Blu - ha dichiarato la regista - Alla luce dei numeri che hanno caratterizzato gli episodi di violenza nell’ultimo anno, spesso derubricati a favore di altri temi altrettanto urgenti, mi è sembrata opportuna la scelta di un linguaggio più disturbante anche se meno immediato. L’uso del 4:3 è teso a veicolare un senso permanente di claustrofobia nella mente della protagonista che ha subito il trauma e la contaminazione di nuances dei generi thriller e horror, anche a livello si sound design, hanno l'intento di restituire una suggestione sul tema dell’emorragia di violenza sulle donne degli ultimi mesi che non è più un semplice DRAMA ma un racconto del terrore cui abbiamo la necessità di porre argini in maniera tempestiva e diffusa.”

La proiezione alla presenza della regista è stata preceduta da un evento dedicato presso l’Università di Firenze Polo Scienze Sociali, dal titolo 'Violenze Invisibili' a cura della stessa Emanuela Mascherini e della Professoressa Donatella Selva.

Diretto e interpretato da Emanuela Mascherini con Simone Faucci e Francesco Grifoni, ‘Alba Blu’ è stato scritto dalla regista con Giuseppe Isoni, e prodotto dalla casa cinematografica STETI produzioni grazie all’ottenimento dei contributi selettivi della DGCA-MiC con la collaborazione di: Images Hunters, Toscana Film Commission, Roma Lazio Film Commission e scuola di Recitazione di Latina Acting Lab i cui Allievi, formati proprio da Emanuela Mascherini, hanno collaborato come figurazioni. Alba Blu è distribuito da Esen Studios.

Nel cast del corto anche Maria Fantastica Valmori (Berlinale talent e vincitrice dell’European Film Award Miglior Montaggio 2020 per il film 'Il Varco' di Federico Ferrone e Michele Mazzolini) e il Dop Francesco Di Pierro che ha firmato la fotografia di importanti corti che hanno vinto Nastri d’argento e David di Donatello (Moby Dick di Nicola Sorcinelli e Bismillah di Alessandro Grande).

Nel cast tecnico, inoltre, troviamo Federico Baciocchi alla scenografia e Valentina Pintus ai costumi, Matteo Bendinelli al Sound Design, Silvia Leonetti alle Musiche.

Iniziate nella storica Biblioteca Nazionale di Roma le riprese si sono spostate nella casetta After Love, opera degli artisti Vedovamazzei, ispirata al cortometraggio One Week di Buster Keaton, che è stata esposta anche al Maxxi di Roma.

Le riprese del film si sono svolte fra Roma e il Monte Argentario in Provincia di Grosseto.

Due importanti Associazioni Nazionali che si occupano di violenza sulle donne hanno firmato il partenariato e collaborato al progetto: si tratta di Relive (di cui fa parte anche Cam Centro Uomini Maltrattanti) e Una casa per l’uomo, che sosterranno anche la distribuzione con incontri e dibattiti sul tema.

Fody Fabrics, una società benefit di Pistoia, grazie alla collaborazione con CNA Toscana Centro, ha fornito i tessuti di recupero per la realizzazione della scenografia che saranno riutilizzati in seguito per la creazione di un’istallazione di arte contemporanea, e Filomena Firenze e The Over Rainbow hanno sposato il progetto interpretando l’immagine della donna regista - Emanuela Mascherini - in occasione della sua anteprima.

Emanuela Mascherini è attrice, scrittrice e regista, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e alla New York Film Academy in Digital Filmmaking. Laureata in Scienze Politiche con indirizzo media e comunicazione, lavora fin da giovane in teatro e televisione.
Come autrice, affronta temi sull’identità femminile, ottenendo riconoscimenti e opzioni cinematografiche per i suoi libri.
Le sue opere da regista e interprete sono state selezionate ai Nastri d’Argento (2017, 2019) e alla shortlist dei David di Donatello (2019), vincendo premi in festival nazionali e internazionali. I suoi progetti in sviluppo hanno ricevuto il sostegno del Ministero della Cultura e prestigiosi riconoscimenti, come il RIFF, le Residenze “A Sunday in the Country” di European Film Award e “BerlinAiR 2022” della Berlinale.
È fondatrice e direttrice artistica di CineAtelier, un festival dedicato al cinema d’autore e alla formazione dei giovani.




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