‘A piedi nudi’ al Teatro Eliseo: speciale riduzione ‘noidonne’
Dacia Maraini - Per le nostre lettrici, sconto sul costo del biglietto dello spettacolo interpretato da Liliana Paganini
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2008
È ancora possibile usufruire della speciale riduzione sul costo del biglietto (13 € anziché 22 €) dedicata alle iscritte e lettrici del sito www.noidonne.org per lo spettacolo A piedi nudi di Dacia Maraini.
Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 16 marzo al Piccolo Eliseo Patroni Griffi.
Per potere usufruire dell’agevolazione è necessario stampare l’allegato (promozione.pdf, in cima alla pagina) e portarlo direttamente al botteghino del teatro.
Protagonista dello spettacolo A piedi nudi é la storia di tre donne, interpretate da Liliana Paganini.
Sinossi
Tre donne molto diverse fra di loro: Carmelina, Giulia, Celia. Una siciliana semianalfabeta madre di una pentito; una madre italiana che parla con la figlia incinta mentre prepara il pane in cucina, una donna sposata che parla con la innamorata del marito Tre storie lontane nel tempo e nello spazio, tre vicende che non hanno niente in comune. Eppure qualcosa le unisce ed è il complicato legame che allaccia i membri di una famiglia, che sia italiana o straniera, che sia piccola o grande. Cosa sappiamo di ciò che accade nella profondità di un interno famigliare, salvo quella che noi stessi abbiamo sperimentato e sperimentiamo? Di tutti i misteri il meno indagato, il più taciuto, riguarda proprio l’insondabile complicazione della vita quotidiana fra consanguinei. Non a caso le tragedie greche, che hanno come centro e tema i difficili intrecci familiari ci appaiono sempre attuali e vicine. Cambia la società e la famiglia con lei, ma qualcosa nel viluppo originario rimane a fermare ogni apparenza di rivolgimento. Il rapporto madre-figlio, madre-figlia, su cui sono centrate le due storie di Carmelina e di Giulia, il marito- moglie-amante su cui è costruito il pezzo di Celia, mettono in evidenza da una parte la solidarietà, la generosità, l’amore, la voglia di proteggere, di donare, dall’altra la cecità, il dolore, la paura, l’inimicizia, la gelosia, sentimenti non sempre visibili e dichiarati che nascondo subdoli fra i membri di famiglie toccate da un destino di privilegiata normalità. Carmelina si sottopone alle regole sociali che la costringono a rinnegare il figlio che “ha parlato”, ma ciò non le impedisce di andare a trovare il ragazzo morto e parlargli d’amore. Giulia racconta alla figlia gravida, che non vuole rivelare il nome del responsabile, le sue idee sulla famiglia, i suoi progetti per il futuro comune. Solo alla fine scoprirà la verità amara che le farà capire quanto le sia estranea e nemica la figlia che credeva di amare e proteggere. Celia cerca di conoscere, attraverso la donna che è stata sua moglie, l’uomo con cui sta per mettere su casa. La tragedia familiare cammina nuda e coi piedi scalzi, ovvero non porta vestiti che possano mettere una data al suo percorso. Le generazioni si susseguono nella gioia della scoperta di essere uguali e nel dolore della scoperta di essere perversamente disuguali.
Dacia Maraini
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