Sabato, 24/07/2010 - A Scampia, Napoli, in un quartiere considerato degradato, un gruppo di artiste e di artisti, provenienti da diversi paesi del mondo, si sono incontrati per confrontarsi con una realtà difficile e dar senso, attraverso le loro espressioni artistiche, all’idea che “la bellezza salverà il mondo”.
Invitati dalla cooperativa Occhi aperti la brasiliana Helena Manzan, il rumeno Constantin Neacsu, la cinese Chen Li, la finlandese Pirjo Heino, l’inglese Anthony White e un folto gruppo di artiste e artisti italiani: Mirko Bozzato, Ludovica Cattaneo, Marisa Cortese, Fabio Fumo, Giuseppe Piscopo e Antonella Prota Giurleo, anche curatrice del simposio, accompagnati dalla critica Cristina Rossi, hanno visitato il quartiere verificando sia gli aspetti di rischio e disagio sociale sia, altrettanto evidenti, la ricchezza dei sentimenti, la vivacità, la bontà e la capacità di accoglienza della gente.
Le mamme, soprattutto, esprimono forte il desiderio che le proprie figlie e i propri figli possano crescere e vivere nel proprio quartiere trasformato in una fucina di onestà e di trasparenza.
Proprio dalla fiducia in una rinascita ed in una rigenerazione possibile sono nate le opere esposte nella mostra conclusiva del II Simposio internazionale di arte contemporanea, opere realizzate in loco utilizzando anche materiale recuperato tra la spazzatura.
Lilia Di Giuseppe, vicesindaco di Cesano Boscone, assessora con delega alle politiche di genere e alle pari opportunità e ai servizi alla persona;
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