Martedi, 18/07/2023 - La consueta stagione de I Solisti del Teatro ai Giardini della Filarmonica di via Flaminia 118 a Roma quest’anno è più rosa che mai.
Sulla quarantina di spettacoli in offerta al pubblico delle serate estive romane dal 13 luglio al 4 settembre, sono moltissimi gli appuntamenti a tematica femminile: dalla ricostruzione a tutto tondo di personaggi della tragedia e poesia dell’Antica Grecia come Clitennestra (“Clitennestra: il Processo”, di Alma Daddario, 28 agosto), Elena (“Elena o della Passione Amorosa”, interpretata da Mita Medici, 10 agosto) e “Circe” (“Circe– La Donna”, con Elena Croce, Nadia Rinaldi, Antonella Valitutti e Margherita Rago, per la regia di Antonello De Rosa, 2 settembre), alla ricostruzione della biografia di donne intrappolate nel loro personaggio, come Marilyn Monroe (“Marilyn, Her Words”, scritto, diretto e interpretato da Loredana Cannata, che utilizza scritti, interviste e lettere dell’attrice per restituirle finalmente la parola, 25 agosto), Judy Garland (“Miss Show-Business”, un viaggio alla riscoperta di questa icona di ogni tempo, di Federico Sacchi, 5 agosto), fino all’invenzione della biografia immaginaria della Carmen di Bizet (spettacolo di Luigi Martelletta con gli Almatanz, 9 agosto). Donne di carta che si scrollano di dosso la tradizionale lettura “maschile”, donne realmente esistite la cui biografia resta ancora in ombra, eroine a cui viene restituita la poliedricità e una voce autentica. Molte le registe donne: Maria Inversi, Maria Cassi, Michela Andreozzi, Lucia Bellotti, Alma Daddario, Evita Ciri, per citarne alcune. E molte anche le mattatrici: oltre a quelle già menzionate, un posto d’onore va anche alla veterana del comico Dodi Conti (“Dodi’s Life”, 18 luglio), all’attesissima Paola Pitagora che ci fa conoscere la sfrontata e libera Paola Menesini Brunelli (“Ho Amato Tutto”, per la regia di Evita Ciri, 17 luglio), e a Mascia Musy che ha aperto la rassegna il 13 luglio con “Savage Love”, carrellata di ritratti femminili scritti da Sam Shepard.
Tra rancore, passione, dipendenza psicologica, rifiuto, indecisione, questi personaggi hanno rivissuto nelle infinite sfumature della voce di Mascia Musy che ha incantato, come sempre. Il dialogo tra l’attrice e la fisarmonica è risultato convincente e molto ben congegnato dalla regista Maria Inversi, perché è riuscito a cucire gli scampoli di vita delle donne di Shepard, e a farsi trama, anello di collegamento, commento, andando quindi ben oltre il semplice accompagnamento musicale.
Sarebbe impossibile citare tutti gli spettacoli degni di nota. Si preannuncia interessante “Sposerò Biagio Antonacci”, di e con Marilena Mancini per la regia di Vinicio Marchioni (31 agosto), che affronta il difficile tema della violenza domestica, ma con i toni di una sferzante commedia.
Promettente anche la satira di “Terapia d’urto – Dio, patria e famiglia”, di e con Chiara Becchimanzi (11 agosto), pièce dissacrante che smonta e fa a pezzi idoli e fedi di oggi.
Il 3 agosto parte la consueta Settimana Rainbow, dedicata a tematiche LGBTQ, tra cui segnalo, per chi se lo fosse perso al Teatro Off Off, “Lettera ad un Giovane Amico” (regia di Mariano Lamberti, 7 agosto) di e con l’attivista Vanni Piccolo, che interpreta se stesso e ripercorre la sua vita di battaglie per i diritti in un intenso monologo.
E infine, un applauso alla vulcanica direttrice artistica, Carmen Pignataro, che ci regala una stagione ricca e stimolante, autentica eccezione in un’altrimenti alquanto sonnacchiosa Estate Romana.
Lascia un Commento