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A Roma la manifestazione per la pace. Adesione delle femministe, delle Case e Luoghi delle donne

A Roma la manifestazione per la pace. Adesione delle femministe, delle Case e Luoghi delle donne

Sabato 5 novembre nella Capitale il corteo a sostegna della piattaforma di Europe for Peace

Mercoledi, 02/11/2022 -

Le adesioni alla manifestazione per la pace, prevista a Roma il 5 novembre, crescono giorno per giorno. Associazioni e singole persone, sono decine di migliaia i soggetti che preannunciano la partecipazione al corteo che sabato prossimo attraverserà la Capitale, unendo le voci del variegato mondo pacifista e portandole all’attenzione dei decisori politici. Il raduno è convocato intorno alle 12 in Piazza della Repubblica, con partenza del corteo alle 13 alla volta di piazza San Giovanni in Laterano dove, dalle 15, inizieranno gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni promotrici, che si intrecceranno con le testimonianze attese da tutto il mondo.

Nel corteo non saranno ammesse bandiere di partiti per affermare senza possibili strumentalizzazioni i contenuti della piattaforma che, ricordano da “Europe for Peace”, sono: fermare le armi subito, ascoltare la voce unitaria della società civile e delle istituzioni italiane, europee ed internazionali per giungere ad una vera conferenza multilaterale di pace.

I promotori sollecitano “l’Italia, l’Unione Europea e gli Stati membri, le Nazioni Unite ad assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco” e chiedono al Segretario Generale delle Nazioni Unite “di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso”.

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5 NOVEMBRE, IL CORAGGIO DELLE DONNE: FERMIAMO LA GUERRA

Femministe in piazza il 5 novembre a Roma per la pace. Appuntamento dietro il nostro striscione, in piazza dell’Esquilino alle ore 12.00, vestite di nero e con un fazzoletto bianco in segno di lutto.

 Noi femministe ci saremo, con la pace, per la pace e contro tutte le guerre.

Perché la guerra contro l’Ucraina va fermata subito,  perché vogliamo il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati. Perché  vogliamo disertare la guerra e crediamo che deporre le armi sia l’unica soluzione al conflitto.  Basta morti, basta sofferenze. Basta aggressioni. Siamo e saremo sempre a fianco delle vittime. Siamo e saremo sempre con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la non violenza.  

Noi femministe ci saremo perché vogliamo impedire l’escalation della guerra e il baratro del rischio nucleare, perché vogliamo che si blocchi la vendita e il traffico di armi che contribuiscono ad arricchire i soliti poteri, perché siamo contro il militarismo, il nazionalismo e l’aumento delle spese militari.  

Noi femministe ci saremo per gridare contro l’orrore degli stupri che sono l’orrore di tutte le guerre, per urlare la nostra rabbia contro la virilità  guerriera che porta la barbarie nella storia, perché  rifiutiamo l’ondata di violenza patriarcale e bellicista che si sta diffondendo in Europa e nel  mondo. Perché la violenza minaccia non solo i rapporti tra gli Stati e tra gruppi, ma tutto il sistema di relazioni umane.  

Noi femministe ci saremo, perché siamo con le donne iraniane e afghane, con le donne ucraine e russe, con le donne palestinesi, curde, Sahravi e degli altri luoghi di questa “terza guerra mondiale a pezzetti”. 

Noi femministe ci saremo, perché  pretendiamo di essere coinvolte e avere voce, per essere sicure che la guerra non si ripeterà, perché sono le donne che nelle guerre pagano i prezzi più alti e sono le donne a conoscere le soluzioni più giuste, perchè scelgono la cura delle relazioni, della vita delle persone e del pianeta. 

Noi femministe ci saremo, perché crediamo che la guerra e tutte le guerre siano evitabili, perché un altro mondo è possibile, perché “la guerra non ha il volto di donna” e perché vogliamo la guerra fuori dalla storia.  

A dichiararlo sono le Case e i Luoghi delle donne

ufficiostampa@casainternazionaledelledonne.org

 


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