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A Roma la Emily Dickinson di Milena Costanzo

A Roma la Emily Dickinson di Milena Costanzo

In scena a Roma il 15 settembre EMILY.NO!, liberamente ispirato alla vita e le opere di Emily Dickinson di Milena Costanzo

Martedi, 13/09/2016 -
In occasione della decima edizione dei Teatri di Vetro, il Festival delle Arti Sceniche Contemporanee, giovedì 15 settembre è in scena al Teatro Vascello “EMILY.NO!” di Milena Costanzo (video), parte di una trilogia dedicata alle donne, liberamente ispirato alla vita e alle opere della poetessa statunitense.



Emily non vuole uscire dalla sua stanza. Emily non vuole mangiare. Emily non vuole occuparsi di pulizie o vestiti. Emily legge libri che il padre le ha proibito. Emily non vuole dormire e di notte scrive. Emily non vuole morire. Per sempre felice, per sempre giovane, per sempre immortale.

Questa gioia di essere viva e queste estasi devono durare per sempre, anche a costo di sostanze stupefacenti. Vi fa paura? Avete paura? Sono malata. Sono in estasi per voi. Sono nata per amare. L'amore rimane un campo che percorro in lungo e in largo e dove sempre incontro me stessa. “Sei innamorata dell'amore” diceva mia madre, “La mia occupazione è amare” diceva Emily Dickinson.

I mille no dell'adolescenza. Non voglio lavare i piatti. Non voglio andare a scuola. Non voglio morire. Voglio essere immortale. Io sono immortale. L'adolescenza urla i suoi silenzi. L'adolescenza preferirebbe essere altrove. E' meglio non crescere mai.



“Tra ispirazioni da Bergman e meccanismi comici – afferma Milena Costanzo - ci muoviamo per cercare una tensione poetica che appartiene all'inesprimibile: le sensazioni dell'infanzia, il sentimento della passione platonica, la mancanza e tutto quello che fa parte dell'invisibile che ci tocca.

Questo lavoro fa parte di una trilogia: Sexton-Dickinson-Weil, che affronta tre donne eccezionali che hanno in comune vari punti, tra i quali una tensione al sacro assolutamente fuori da qualsiasi schema”.



Emily Dickinson (1830 – 1886) amò fortemente la vita negli aspetti più intimi. Amava la natura come gli indiani nativi, e questo emerge dalla sua sensibilità poetica cui si accompagna una delle più straordinarie psicologie artistiche che si conoscano. Navigò nelle circostanze della sua esistenza tenendo una ferma mano sul timone, esistenza intensa di emozioni e amore seppur nella voluta "segregazione" per sua scelta.

"Addio alla vita un tempo consueta, e al mondo che mi fu già familiare! E date un bacio per me alle colline: sono pronta per andare!"





Nota Biografica

MILENA COSTANZO ha lavorato molti anni come attrice per Giorgio Barberio Corsetti, Claudio Morganti, Alfonso Santagata, StephanBraunshweig, Roberto Bacci, Anton Milienin. Contemporaneamente ha messo in scena spettacoli che hanno partecipato a diverse rassegne, festival e concorsi. Nel 2011 ha vinto il Premio Ubu con lo spettacolo Lucido come miglior novità straniera firmato con Roberto Rustioni. Si occupa di insegnamento per allievi attori. Come ricerca ed insegnamento ha collaborato, tra le altre attività, con il centro internazionale di Pontedera e l’Università Bicocca per il progetto Demetra sull’identità di genere.





Assistente alla regia Chiara Senesi

costumi Elena Rossi - oggetti di scena OkkO Parma

foto Paola Codeluppi

organizzazione Antonella Miggiano

produzione Fattore K - Coproduzione Danae Festival

in collaborazione con Olinda Onlus



Info e prenotazioni

06 5881021 - 06 5898031 (BotteghinoTeatro Vascello)

promozione@triangoloscalenoteatro.it





UFFICIO STAMPA FATTORE K.

Alma Daddario & Nicoletta Chiorri

347 2101290 – 338 4030991

segreteria@eventsandevents.it

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