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A Pistoia arriva la mostra delle raccolte d'arte della Cgil: Artiste al lavoro

A Pistoia arriva la mostra delle raccolte d'arte della Cgil: Artiste al lavoro

"Artiste al lavoro. Il lavoro delle donne", la mostra dei capolavori d'arte della Cgil arriva a Pistoia. Inaugurazione il 3 luglio

Sabato, 24/06/2017 - Sarà inaugurata il 3 luglio alla presenza del Segretario Generale Susanna Camusso la mostra dei Capolavori dalle raccolte d’arte della Cgil "ARTISTE AL LAVORO. IL LAVORO DELLE DONNE. Capolavori dalle raccolte d’arte della Cgil". Significativa la location individuata a Pistoia - La Cattedrale (ex Breda) - per l'esposizione che sarà visitabile fino al 27 agosto 2017 e che è stata organizzata in occasione di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017, dalla Cgil Nazionale, Cgil Toscana, Camera del Lavoro di Pistoia e Fondazione Valore Lavoro onlus, con la compartecipazione del Comune di Pistoia.



L’esposizione, curata da Flavia Matitti, indaga all’interno delle vaste Raccolte d’arte della Cgil la presenza delle artiste, l’iconografia del lavoro femminile e il «mestiere» della maternità. Attraverso un’attenta ricognizione, la mostra mette in luce le opere delle artiste che, nel corso degli anni, sono entrate a far parte delle Raccolte della Cgil e si sofferma sulla raffigurazione del lavoro femminile, dagli inizi del Novecento fino a oggi. L’indagine sulla rappresentazione del lavoro delle donne è inoltre arricchita da foto e filmati d’epoca. Novanta le opere in mostra, tra dipinti, sculture e incisioni, realizzate da 23 artiste e 32 artisti.



Il percorso espositivo è articolato in cinque sezioni tematiche che accolgono, accanto ad artisti molto famosi, figure minori, note solo localmente o talvolta perfino dimenticate, ma comunque in grado di evocare con le loro opere le condizioni, le situazioni, i luoghi del lavoro femminile.



La prima sezione, intitolata Il lavoro delle donne, illustra alcuni aspetti del lavoro declinato al femminile e invita a riflettere sulle tradizionali attività svolte dalle donne, a partire da due mestieri oggi scomparsi (almeno in Italia): la lavandaia ritratta dal pittore fiorentino Baccio Maria Bacci nel suo capolavoro Sera sull’Arno (1934) e le Infilzatrici di tabacco (1936), del pittore pugliese Gennaro Fantastico. Ricorda un’altra attività tipicamente femminile, oggi quasi scomparsa, La ricamatrice (1916-17) raffigurata dall’artista futurista pistoiese Mario Nannini in un’opera concessa in comodato d’uso gratuito alla Fondazione Valore Lavoro onlus dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia. Il lavoro agricolo, molto documentato anche attraverso un focus sulle mondine, è introdotto dal quadro simbolico intitolato Grano (1919) di Emma Bonazzi, pittrice e grafica pubblicitaria bolognese di grande talento che, nel 1925, diventerà consulente artistica della ditta Perugina, allora guidata dall’innovatrice imprenditrice Luisa Spagnoli. Il trittico Madre (1924), capolavoro di Cagnaccio di San Pietro, introduce al focus dedicato al «mestiere» della maternità, a ricordare come, tra i tanti lavori svolti dalle donne, il compito di madre sia stato quello che, per secoli, ha praticamente monopolizzato l’attenzione degli artisti.

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La seconda sezione, dal titolo Il coraggio, la passione, la lotta e la repressione, è dedicata agli episodi e ai protagonisti delle battaglie sindacali per i diritti dei lavoratori, combattute a partire dal secondo dopoguerra nelle zone rurali e nelle città. Tra le opere esposte che raccontano fatti di brutale repressione, spiccano il dipinto del pittore siciliano Pippo Consoli dedicato a La strage di Portella della Ginestra (1951), il terribile eccidio dei lavoratori di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario (1° maggio 1947), La morte di Maria Margotti (1949) opera di Gabriele Mucchi, pittore torinese di nascita ma milanese di adozione e La carica (1952) del ferrarese Ervardo Fioravanti.



La terza sezione prende il titolo, Fratelli d’Italia, da un pastello di Piero Guccione realizzato per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia (2011). Nel percorso della mostra questa sezione è una sorta di intermezzo e invita a riflettere sulla storia del nostro Paese, sul ruolo della donna e sul tema dell’accoglienza.



La quarta sezione, dedicata a La fabbrica, affronta il tema del luogo della produzione industriale ma, attraverso opere recenti realizzate dalla fine degli anni Novanta a oggi, descrive un clima completamente mutato rispetto al periodo delle grandi battaglie operaie. Un nuovo, angoscioso scenario si delinea infatti in Italia alla fine del Novecento, descritto magistralmente da Ermanno Rea nel suo libro, La dismissione (Rizzoli 2002).

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La quinta sezione, L’arte delle donne, riunisce esclusivamente opere realizzate da artiste. Un nucleo è composto dalle opere, per lo più degli anni Sessanta, di cinque pittrici spagnole, entrate a far parte delle Raccolte della Cgil in seguito all’esposizione Amnistia que trata de Spagna, allestita nel 1972 a Milano. Figurano quindi i lavori delle artiste italiane, appartenenti a diverse generazioni, entrate negli anni a far parte delle raccolte della Cgil. Un focus speciale è poi riservato alla grafica d’arte, con un gruppo di lavori di grande qualità realizzati da tre incisore di fama internazionale.

Conclude il percorso un disegno di Emanuele Luzzati raffigurante Papagena (2003), personaggio del Flauto magico di Mozart, che Luzzati ha dedicato alle «donne della Cgil».



Le artiste e gli artisti presenti in mostra sono: Sonia Alvarez, Ugo Attardi, Amalia Avia, Baccio Maria Bacci, Giovanna Baruffaldi, Gabriella Benedini, Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Marina Bindella, Esther Boix Pons, Emma Bonazzi, Aldo Borgonzoni, Ettore Bozzoli, Valeria Cademartori, Cagnaccio di San Pietro, Ennio Calabria, Giulio Capezzuoli, Gea Casolaro, Vittoria Chierici, Pippo Consoli, Claudio Diaz, Stefania Fabrizi, Gennaro Fantastico, Ervardo Fioravanti, Sineo Gemignani, Alberto Gianquinto, Giovanni Governato, Jonathan Guaitamacchi, Piero Guccione, Luigi Guerricchio, Jaber (Jabor Alwan Salman), Carlo Levi, Emanuele Luzzati, Giacomo Manzù, Piero Martina (sua l’immagine della tessitrice scelta come logo della mostra), Titina Maselli, Maddalena Mauri, Giuseppe Migneco, Saro Mirabella, Claudia Moretti, Gabriele Mucchi, Mario Nannini, Giuliana Natali, Carmen Planes, Giacomo Porzano, Carlo Rambaldi (Caramba), Amélia Riera Toyos, Beatrice Setti, Mario Sironi, Liana Sotgiu, Alberto Sughi, Vania Elettra Tam, Emilia Xargay Pages e Tono Zancanaro.



Le opere in mostra provengono da: Cgil sede nazionale, Flai sede nazionale e dalle Camere del Lavoro di Bologna, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Mantova, Milano, Parma, Pistoia, Reggio Emilia, Rovigo, Venezia.

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Le fotografie e i filmati in mostra provengono da: Ediesse; Aamod (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico), Roma; Archivio del Lavoro, Milano; Fondazione Valore Lavoro onlus, Pistoia; Archivio Storico Nazionale Cgil.



Un catalogo edito dalla casa editrice Ediesse accompagna l’esposizione. Il catalogo è a cura di Patrizia Lazoi e Flavia Matitti, presentato da Susanna Camusso, testi introduttivi di Dalida Angelini, Gessica Beneforti e Samuele Bertinelli, e saggi critici, oltre che delle curatrici, di Stefano Bartolini, Margherita Giorgi e Cristina Tuci.

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APERTURA

dal 3 luglio  al  27 agosto 2017

Pistoia, La Cattedrale (ex Breda), Via Sandro Pertini

Orari di apertura: Martedì - Domenica: 10.30 - 12.30 / 17.00 - 19.30

ingresso gratuito











































DIDASCALIE IMMAGINI



1.

Emma Bonazzi

Ciclo di vita. Grano

1919

olio su tela

cm. 115x100

Collezione Camera del Lavoro di Reggio Emilia



7.

Titina Maselli

Inseguimento I

1998

olio su tela

cm. 89×115,7

Direzione nazionale Cgil, Roma



8.

Marina Bindella

Studio per pagine d’acqua

2000

linoleum a due matrici

mm. 400x1200

esemplare unico

Direzione nazionale Cgil, Roma



9.

Emanuele Luzzati

Papagena

2003

tecnica mista su carta

mm. 480x330

Direzione nazionale Cgil, Roma





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