Fino al 16 febbraio 2025 si può visitare la mostra a cura di Lucia Pesapane, 'prima retrospettiva antologica completa organizzata in un museo italiano'
Il MUDEC di Milano ospita fino al 16 febbraio 2025 la mostra "Niki de Saint Phalle" realizzata a cura di Lucia Pesapane in collaborazione con Niki Charitable Art Foundation.
La mostra è la prima retrospettiva antologica completa organizzata in un museo italiano e celebra l’artista franco-americana conosciuta per le sue grandi e colorate Nanas, ma rivelandone anche il lato impegnato attraverso una diversa lettura della sua opera.
Strutturato in otto sezioni, il percorso espositivo racconta la vita artistica di Niki de Saint Phalle, dagli esordi fino agli ultimi lavori, in un ritmo diacronico ma anche fortemente antologico che ripercorre, attraverso il mondo colorato, polimorfo, tondeggiante e materno delle sue Nanas (e non solo), una vita personale molto meno gioiosa. Negli anni l’artista ha dovuto spesso distruggere per elaborare il dolore e per poi ricostruire, rompendo gli schemi attraverso intense provocazioni, per lasciare alla fine un’impronta duratura nel mondo dell’arte.
Realizzata in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation, la mostra espone 110 opere, di cui una decina di grandi dimensioni, oltre a una elegante selezione di vestiti della Maison Dior, che ricordano anche il suo passato di modella nei bellissimi scatti fotografici che la ritraggono e che contemporaneamente raccontano al pubblico una visione personale molto “pop” dell’arte, intesa come percorso verso l’affermazione del femminile.
Niki de Saint Phalle, ‘donna e artista’ (come lei stessa amava definirsi), pittrice, scultrice, autrice di film sperimentali, performer, sfugge a una definizione univoca. Le sue opere monumentali, tra cui parchi e sculture pubbliche, si intrecciano con una riflessione più personale e a volte struggente. Da un lato, è vista come una celebrità indipendente e orgogliosa della sua arte; dall’altro, la sua fragilità fisica e le numerose disuguaglianze e discriminazioni sociali a cui ha assistito nel corso della vita ne fanno emergere la sua umanità e sensibilità nei confronti dei più fragili.
Vissuta in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e artistici – dal movimento femminista degli anni ’60 e ’70 al Nouveau réalisme di cui fu protagonista – Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine, 1930, La Jolla, 2002) è stata una delle artiste che maggiormente ha sfidato gli stereotipi di genere attraverso l’arte, esprimendo la propria identità attraverso la femminilità, la sensualità e l’amore per la vita come creazione.
SCHEDA CATALOGO DELLA MOSTRA NIKI DE SAINT PHALLE
Edizioni 24 ORE Cultura
La mostra retrospettiva su Niki de Saint Phalle e il catalogo che l’accompagna, organizzata al Mudec – Museo delle Culture, celebrano l’artista franco-americana conosciuta per le sue grandi e colorate Nana, ma ne rivela anche il lato impegnato e femminista attraverso una diversa lettura della sua opera. Famosa e oggetto di numerose retrospettive nel mondo negli ultimi dieci anni, Niki de Saint Phalle non ha ancora avuto l’occasione in Italia di essere riconosciuta come una delle grandi artiste del XX secolo, nonostante sia stata una delle protagoniste della scena artistica d’avanguardia degli anni Sessanta e Settanta in Europa e negli Stati Uniti. Dietro l’enfant terrible degli “Spari” si nasconde una pioniera nella difesa della parità di genere, nel veicolare attraverso opere comprensibili e amate da tutte le generazioni un discorso inclusivo, attento alle diversità, non-eurocentrico e non-gerarchico. Grande amante del patrimonio artistico italiano fin da quando negli anni Sessanta abita per qualche mese sulle colline senesi e ha modo di ammirare i pittori primitivi italiani, Niki de Saint Phalle realizza a Capalbio il suo capolavoro di scultura monumentale pubblica, il Giardino dei Tarocchi.
CARATTERISTICHE:
16,5 X 27 176 pagine,
120 colori cartonato
29,00 euro ISBN: 9788866488415
Lascia un Commento