Per "Dicotomie" in mostra le opere di Paola Babini e Costanza Berti. E' la XIV edizione dell'iniziativa UDI Forlì – Archivio UDI Forlì Cesena in collaborazione con l'Assessorato alle PO del Comune
Mercoledi, 04/03/2020 - Si rinnova l'iniziativa dell'UDI Forlì – Archivio UDI Forlì Cesena realizzata in collaborazione con l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Forlì che annualmente accoglie la Giornata Internazionale della Donna. Il titolo di questa quattordicesima edizione è “DICOTOMIE” e sarà visitabile dall'8 al 29 marzo 2020 presso l'Oratorio San Sebastiano del complesso museale del San Domenicodi a Forlì. L’esposizione, curata da Angelamaria Golfarelli con il contributo di Coop Alleanza 3.0 si svolgerà con la partecipazione del Centro Donna e del Forum delle Donne ed esporrà le opere di Paola Babini e Costanza Berti.
"Sottolineare le differenze è un concetto fondante che riconosce come valore tutto ciò che ci consente di rendere singolari quelle peculiarità che, senza alcuna apparente analogia, aderiscono ad ognuno e ad ognuna di noi, rendendoci riconoscibili e unici. Senza minimamente porci come arbitri o “specchi”, pensare alle varie dicotomie che noi esprimiamo come ad una entità antagonista ci rende più capaci di confrontarci con gli altri superando quella reale, o solo presunta diversità, che ci contraddistingue - spiega la curatrice Angelamaria Golfarelli -. Non è infatti la scissione in entità separate che vogliamo considerare in questa mostra ma la sapiente bipartizione di essenze e talenti che, senza mai convergere, dirigono le rispettive diversità in una più complessa e tangente relazione artistica che narra ed emana un femminile che afferma se stesso sancendo, nello stile originale di entrambe le artiste, quella pluralità necessaria a condividere con le altre donne il proprio sentire. E non è affatto casuale che, proprio in occasione dell’8 marzo, due artiste e due donne tanto diverse fra loro siano state chiamate a rappresentare in una mostra il femminile in tutte le sue più ampie e variegate sfaccettature. Perché è anche in questo che l’arte veicola le sue facoltà sublimi di aprirci alle molteplici possibilità che il territorio umano presenta. Offrendo la possibilità di realizzare una coesione dei tanti diversi femminili che albergano in ognuna di noi (come in ogni altra donna) e si possa compiere nella solidarietà fra tutte, quella straordinaria forza che ci appartiene ma che troppo spesso frammentiamo anziché far confluire in un'unica e più compatta direzione.
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