Lunedi, 27/09/2021 - Molti gli interrogativi, molte le risposte ad essi date per il tramite di opere di vario tipo da parte di artisti provenienti da diversi paesi anche quest’anno nella seconda edizione della Mostra “Vivere, senza paura” inauguratasi il 16 settembre scorso, resterà aperta fino al 14 ottobre, che si sta tenendo alla Florence Art Deposit Gallery in via Bufalini n. 17 a Firenze in una sede trecentesca dove da alcuni anni le esperte d’arte Yulia e Alesia Savitskie hanno aperto questa galleria d’arte con acume e vero piglio innovativo e dove hanno tenuto alcune altre Mostre.
Lo spazio della Galleria non è stato scelto a caso. Esso è situato nel cuore del centro storico di Firenze in un luogo sacro, in quanto Tabernacolo, edificato agli inizi del XIV secolo forse anteriormente alla Chiesa stessa di San Michele di cui è parte della struttura. Secondo fonti storiche attendibili in questo luogo avrebbe trovato sepoltura Filippino Lippi, allievo prediletto di Sandro Botticelli.
Opere di artisti internazionali, in pittura, fotografia, scultura, installazioni e video sono alla Mostra e hanno cercato di rispondere a quanto le ideatrici e curatrici si erano domandato e ad essi mesi fa hanno domandato in questo tempo e spazio che ha portato ad assumere posizioni e riflessioni inimmaginabili prima.
Che mondo ci aspetta, che volto/volti esso avrà? Come sarà possibile tenere fede al titolo imperativo “Vivere, senza paura!” che le ideatrici e curatrici Yulia e Alesia Savitskie in collaborazione con Pietro Schillaci e da quest’anno come partner anche del Progetto Media “A-U-VAS?” di Artmoscovia (Russia) hanno scelto a partire dalla prima edizione svoltasi nel 2020 per questa Mostra e che quest’anno di nuovo ha consentito che giungessero a Firenze con opere notevoli artisti da diverse parti del mondo, Olanda, Russia, Sud Africa, Italia, Cina, Svizzera, Lituania, Germania, Bolivia.
“In questa difficile situazione per l'intera comunità mondiale, vogliamo attirare l'attenzione di ogni persona sul fatto che facendo, empatizzando, aiutando, tutto ha bisogno di essere riempito di pace. Questo non è un richiamo alla passività, questo è un messaggio al "succo" della vita. Altrimenti, la vita si sgretolerà in paure, vanità, pressione ... Le associazioni Save Culture & Florence Art Deposit Gallery concentrano il loro lavoro su progetti concettuali, collaborando con artisti già significativi e sostenendo giovani artisti” – hanno detto alla conferenza stampa le curatrici Yulia e Alesia Savitskie…Per la presentazione alla mostra abbiamo scelto la composizione scultorea “Life” del Duo artistico moscovita MASTER e Katerina. La figura chiave di “Life” è la maschera scultura del sole. Questo è l'inizio. Le persone hanno raffigurato il sole da tempo immemorabile, per non parlare del fatto che era adorato e divinizzato. Il tema del sole e della vita sulla terra è antico, ma allo stesso tempo moderno e attuale”.
L’artista Alexandra Popandopulo proveniente da San Pietroburgo della sua opera in cui campeggia una figura di donna con le braccia allargate (la figura sembra sbalzare, davvero molto bella, nota mia) ha detto che “L'idea del dipinto 'To the Other Side' è nata a causa di una situazione molto tesa nel paese e nel mondo in generale … l'idea era che le persone perdessero questa rigidità interiore, rigidità, completa dipendenza dalle circostanze e da ciò che la società impone: tutte le malattie, i problemi economici, le restrizioni sociali. E con questa immagine voglio dire che tutti abbiamo una scelta, abbiamo la nostra testa sulle spalle. E questa energia che ci circonda, funziona per noi e per chi ci circonda! Cioè ci dà una scelta, decidiamo se vivere nella paura, nelle restrizioni, negli appartamenti chiusi o pensare in modo più ampio, rilassarci, aprirci verso il mondo, verso noi stessi".
In Mostra c’è anche una mia opera creata appositamente per essa, un tableau realizzato con carte postali, inserti colorati (rosso), fotogrammi, materiali d’antan situati su stoffe che s’intitola “Vivissimi Auguri…! Anatomia di un colore” che riflette su quanti auguri siano invece ancor oggi disattesi alla grande, soprattutto per le donne cui queste carte erano destinate e inviate a profusione insistendo su una aspettativa d’amore che, come le tristi cronache attestano, si rileva invece a volte tutt’altro che vivissimo.
“Rischi Calcolati” s’intitola l’opera di Pietro Schillaci e Roberto Pupi che “in tre tempi declina altrettanto generi della foto classica (ritratto, still-life, documentario) attingendo ad un unico soggetto-modello: dettagli di un disagio in tre scatti…Roberto Pupi poi ne increspa la superficie con un intervento che si potrebbe definire di scultografia (Fabio Norcini).
Vorrei dire di ciascuna delle opere in “Vivere, senza paura!” ma invito a visitare la Mostra che resterà aperta fino al 14 ottobre per poi andare a Mosca e in altre sedi internazionali, nonché a Minsk città d’origine delle bravissime Yulia e Alesia Savitskie che sono a buon diritto considerate tra le migliori nuove curatrici d’arte oggi nel panorama internazionale.
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