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A corpi liberi

A corpi liberi

UISP - La cura e la riscoperta del primo ambiente che si abita, il corpo, inteso come importante strumento di relazione e conoscenza di sé. È il tema di un seminario sull’intreccio tra corpo, movimento ed emozioni per andare oltre l’analfabetismo em

Lunedi, 31/01/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2011

Può lo sport e in particolare l'Uisp contribuire allo sviluppo di un nuovo umanesimo? Di una cultura e di un modello di welfare che metta al centro il benessere delle persone e un rinnovato patto tra i generi fondato sulle pari opportunità tra uomini e donne, nella vita e nello sport? La due giorni di seminario, “La cura del corpo. Riflessioni sull'intreccio fra corpo, movimento, emozioni: oltre l'analfabetismo emotivo”, promosso dal coordinamento donne Uisp e dalla Lega le ginnastiche, ha indicato una strada. A giudicare dal clima d’intesa tra i partecipanti al workshop che si è svolto il 13 e 14 novembre a Bologna, l’Uisp può fattivamente contribuire alla costruzione di una società migliore attraverso la cura e la riscoperta del primo ambiente che si abita, il corpo, inteso come importante strumento di relazione e conoscenza di sé. E la sperimentazione del corpo nel suo intreccio originario e “negato” tra movimento ed esternazione delle sensazioni e del proprio vissuto emotivo, è stato al centro delle attività proposte durante il seminario. Che cosa rimane di questa esperienza? “Una gradevolissima emozione condivisa rispetto alla consapevolezza di un corpo che ci rappresenta e che parla un suo linguaggio” risponde Rita Scalambra, presidente Lega le ginnastiche Uisp.



Questa esperienza è esportabile al di fuori del mondo Uisp e di quello dello sportpertutti?

La consapevolezza del linguaggio corporeo è una esperienza che, per come è stata elaborata e proposta, deve rimanere patrimonio della UISP, ma l'argomento, adeguatamente rielaborato nelle modalità di proposte per rispondere alle necessità del contesto in cui si pone, può essere anche esportato.



Che differenza c’è tra la percezione del proprio corpo tra i diversi generi?

Sensazioni ed emozioni del corpo dei diversi generi, per una questione strutturale, morfologica e psicologica sono estremamente diversi, ma nel contesto del seminario, sono diventate un valore aggiunto, proprio perché ogni diversità è stata vissuta come una ricchezza!



È variata la percezione del corpo nel corso degli anni: cosa è cambiato, ad esempio, dagli anni ’70 ad oggi?

Attualmente il corpo è totalmente strumentalizzato dai media, tutti siamo bombardati da input che riguardano elusivamente l’estetismo del corpo, sia per le più giovani che per le meno giovani. Questo a dimostrare un totale analfabetismo emotivo. Probabilmente negli anni ’70 la consapevolezza del corpo era meno condizionata, pur in presenza di altri problemi.



Prossime iniziative?

Questo è l'inizio di un percorso che si apre per rendere maggiormente consapevoli tutte le persone, uomini e donne, di come abitare un corpo per gustarne in appieno la sua complessità e ricchezza. Il percorso continuerà con altri appuntamenti per sviluppare ulteriormente tutti gli aspetti del tema.



(hanno collaborato Silvia Saccomanno Ammendola e Ivano Maiorella)



(31 gennaio 2011)

 

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