Nella città in provincia di Salerno sabato scorso si è tenuto il primo incontro pubblico delle iscritte alla nuova sede locale dell'Unione Donne in Italia
Martedi, 30/01/2024 - Sabato scorso a Cava de’ Tirreni (Sa) si è tenuto il primo incontro pubblico della costituita sede locale dell’Unione Donne in Italia. Ha iniziato così il suo cammino l’associazione, nata dal bisogno delle socie di “unire le forze per promuovere, a partire dalla nostra città, un modello alternativo di "essere insieme" contro la violenza di genere in tutte le sue forme e tutti gli stereotipi che ancora rendono difficile a noi donne la piena autodeterminazione.”
La prima manifestazione in piazza dell’Unione Donne in Italia Cava de’ Tirreni, oltre che alla promozione di tale associazione locale, è stata finalizzata alla divulgazione delle battaglie ideali che l’UDI nazionale ha messo in campo nel passato, all’inizio della campagna di tesseramento per l’anno 2024, nonché alla proposizione delle prossime iniziative pubbliche che, ad esempio, si terranno nelle scuole pubbliche del comprensorio. Positiva è stata la partecipazione delle donne cavesi ad un appuntamento, che ha risvegliato in molte di loro la voglia di una partecipazione attiva alle istanze promosse in nome e per conto della componente femminile della comunità locale.
Partendo dal presupposto che l’UDI Cava de’ Tirreni intende farsi portatrice di “una denuncia verso le istituzioni che restano in silenzio di fronte all'assenza dei servizi e di misure strutturali di prevenzione della violenza, ai tagli indiscriminati ai centri antiviolenza, restando complici, di fatto, dei femminicidi”, le donne avvicinatesi al gazebo si sono dichiarate disponibili ad affiancare l’associazione nella propria azione politica. Si è, difatti, potuto verificare quanto vi sia bisogno di luoghi di donne, deputati alla messa in circolazione delle istanze femminili. Istanze che necessitano di risoluzioni, a cui vorrebbero apportare il proprio contributo quante hanno a cuore determinazioni in grado di risolvere i problemi afferenti al vissuto quotidiano delle donne.
“Vogliamo incontrarci in assemblee, affinare le nostre lingue, organizzarci per rispondere alle sfide che ci attendono, inventare insieme una città libera dalla violenza per tutte e tutti” è stato il proposito che le socie hanno appalesato pubblicamente, consapevolmente convinte che solo una più larga e partecipata condivisione di intenti possa contribuire al conseguimento dei traguardi prefissisi in nome e per conto delle donne cavesi. Buon cammino ed altrettanto buon impegno alle amiche cavesi che, in un epoca connotata da un generale ripiegamento sugli interessi personali, hanno deciso di invertire la tendenza per mettersi in gioco e dare il proprio contributo a che il loro comprensorio territoriale fosse più a misura di donna.
Affiliandosi all’UDI nazionale, si sono determinate ad improntare la propria attività alla lotta al patriarcato in tutte le sue forme, ritenendo ancora necessario il femminismo e le sue pratiche politiche nel contrasto al riposizionamento del dominio maschile all’origine di un nuovo ordine mondiale. Un ordine, che calato nelle singole realtà nazionali, sostanzia di sé anche quelle locali che necessitano sempre più di attiviste, che si mobilitino per l’affermazione dei diritti delle donne, fondamentale misura per l’asserzione dei diritti umani. Attiviste che, per pervenire a tale obiettivo, nel proprio agire politico si affideranno e confideranno nel contributo di quegli uomini che considerano la battaglia contro la lesione dei diritti femminili come un loro importante impegno personale nonché collettivo.
Lascia un Commento