Il ferimento di Henriette Rekel candidata a sindaco di Colonia e la sua attività pro migranti in alleanza con le politiche di Angela Merkel, Hillary Clinton nel confronto vincente coi suoi rivali .. il ministro Lorenzin e la questione dei vacci
Lunedi, 19/10/2015 - 95 Prima Pagina donne 12-18 ottobre 2015
Henriette Rekel ,candidata come sindaco di Colonia ,politicamente vicina e alleata della Cancelliera Merkel,e anche istituzionalmente impegnata nel progetto per l’accoglienza dei migranti è stata pugnalata al collo e non è ancora fuori pericolo, proprio nel corso di un a manifestazione elettorale .L’attentatore nel colpirla ha urlato tutto il suo odio per i migranti che tolgono lavoro ai tedeschi e contro la politica dell’accoglienza promossa da Angela Merkel; rappresentando col suo gesto una crescente opposizione violenta ad ogni apertura verso i migranti.
L’episodio di per se gravissimo e che ha messa a rischio la vita della Rekel,mette a nudo e costringe a riflettere sul senso e difficoltà delle scelte politiche a cui la Merkel sta portando la Germania , e a cui intende rimanere coerente nonostante la protesta che cresce nel paese mettendo a rischio la sua stessa vittoria alle prossime elezioni; e rendendo vulnerabili i suoi alleati oltre a vedere crescere in maniera esponenziale gli attacchi violenti ai centri d’accoglienza .
Il dibattito che si è sviluppato in Europa sul problema e risposta all’esodo di massa che sta coinvolgendo l’UE ,fortemente richiesto dall’Italia e che ha trovata nella Leader tedesca una sostenitrice convinta dell’esigenza di aprire, le frontiere ai migranti, gestendo e non subendo comunque l’esodo irrefrenabile causa di guerra ,paura e povertà ,ha fatto passi avanti ma fra enormi resistenze che rendono la materia ancora caldissima . IL comportamento della Cancelliera è per molti aspetti sorprendente e chiama al rispetto e alla riflessione per la scelta di coerenza alle sue idee e convinzioni prima delle convenienze e opportunità di piegare le proprie idee alle ragioni e interessi della sua formazione politica ; anche al di là delle difficoltà che a questa possono costare. Contestata nel suo stesso partito la Cancelliera non demorde e anzi si spende sulla materia “ accoglienza e collocazione dei migranti” dall’avere chiesto alla Turchia di Erdogan una collaborazione forte sulla materia garantendo in cambio un appoggio per l’ingresso del suo paese nell’UE.
Soffermarsi sui comportamenti di Angela Merkel ,considerata a tutt’oggi come leader della nazione più forte della Comunità,e una dei capi di stato più forti della storia moderna corrisponde a domandarsi anche dove stia andando l’Europa immersa in difficoltà e divisioni evidenziate proprio dalla politica per i migranti . Il muro alzato dall’Ungheria parla da solo. Mi piace pensare che alcune caratteristiche di coerenza e determinazione che Angela Merkel sta dimostrando siano anche molto femminili nel modo come si esprimono. Quasi per sottolineare l’importanza dell’argomento,l’importanza di approfondirlo e augurando ad Henriette Rekel di guarire presto e riprendere coraggiosamente il suo percorso ; scelgo di accennare solo a pochi altri fatti della settimana. Uno riguarda il confronto televisivo tenuto e pare vinto da Hillary Clinton con altri candidati rivali fra i democratici , sulla via della speranza della nomination come candidata ufficiale del PartitoDemocratico per la Presidenza degli Stati Uniti. L’altro è il tema delle vaccinazioni che in Italia sta riempiendo i giornali, per il calo che ha subito e per affrontare il quale la Ministra Lorenzin propone misure che per ora non trovano decisioni definitive e un consenso che ne garantisca l’attuabilità. Il tema è di una delicatezza speciale e spero non sia affrontato ne in un confronto da Guelfi e Ghibellini come spesso capita , ne si risolva con decisioni drastiche che generano scontento e usualmente non raggiungono l’obiettivo in un paese come il nostro dove purtroppo se non c’è consenso : trovata la legge trovato l’inganno. Alla Lorenzin, se potessi, chiederei di puntare a quel minimo comun denominatore che lega tutti i genitori, e che hanno a cuore la salute dei figli, e i medici che la vogliono garantire ,per raggiungere una proposta attorno al quale si crei consenso e agibilità. La materia della vaccinazione,inoltre, a parità di interessamento di entrambi i genitori solitamente vede in prima linea organizzativa le mamme e queste deve convincere la proposta che uscirà per garantire che le vaccinazioni siano affrontate con serenità e non come una mannaia a cui non ci si possa sottrarre, e proprio per questo ci si ingegni per riuscirci .
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