Lilith, secondo la Kabbalà, è un primo modello, creato dal fango come Adamo: presume di essergli uguale, non gli si assoggetta e fugge libera. Diventa il serpente che insidia Eva, la donna remissiva al desiderio dell'uomo, e corromperà Caino. Adamo rifiuta il rapporto con Eva e sparge a terra il seme, prontamente raccolto da Lilith che se ne serve per mettere al mondo una quantità di diavoli. La favola dimostra la perversione di un femminile che vuole la stessa libertà di Adamo, pur non essendo frigida e aliena dalla riproduzione. Solo il maschio ha diritti.
Corollario: gli interpreti, di qualunque o nessuna cultura, conoscono le paure che incute loro la relazione non strumentale e la esorcizzano, inventando un potere gerarchico che parte dalla disponibilità del corpo femminile e dalla titolarità della loro (non così certa) paternità. Comunque il diritto di libertà per le donne è ancora condizionato. Oggi studiamo, siamo più brave e diventiamo concorrenti. Possono arrivare al potere, non cambiarlo alla base.
Come si vede, vale anche per il governo, perché al top c'è solo omologazione, non per la parità - che non è sempre una bella parola - elettorale delle nostre poco rosee istituzioni....
...e tante mimose virtuali per i nostri non virtuali diritti
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