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77 Cannes 2024: L’Arte della Gioia secondo Valeria Golino

77 Cannes 2024: L’Arte della Gioia secondo Valeria Golino

Il Festival di Cannes prosegue la sua ricerca di un femminile a tutto tondo, nei film e negli incontri. Dopo Meryl Streep è oggi la volta del Rendez-Vous con Valeria Golino

Mercoledi, 22/05/2024 - Oggi l’incontro con Valeria Golino e il pubblico di Cannes, sarà l’occasione per presentare in anteprima il primo episodio della serie TV ‘The Art of Joy’ (‘L’Arte della Gioia’), il grande romanzo di Goliarda Sapienza.

Invitata già due volte nella Selezione Ufficiale di Cannes con i suoi film da regista, ‘Miele’ (2013) ed ‘Euforia’ (2018), la Golino torna quest'anno alla Croisette per un appuntamento speciale: ha appena adattato ‘L'arte della gioia’, il grande romanzo di Goliarda Sapienza, con Jasmine Trinca, Tecla Insolia e Valeria Bruni-Tedeschi. Partendo inizialmente da una serie TV, ‘The Art of Joy’ uscirà nelle sale italiane.

Uscito dopo la morte della grande scrittrice siciliana, "L'arte della gioia", rifiutato da molti editori, fu stampato dall’editrice Stampa Alternativa solo nel 1998, in pochi esemplari e soltanto l’uscita nell’editoria francese diede all’autrice il giusto riconoscimento.
Il romanzo è la storia di Modesta: una donna vitale e scomoda, priva di morale secondo la cultura dell’epoca e la morale patriarcale.

Ancora piccola Modesta viene inviata in un convento e poi in una casa di nobili dove, grazie al suo talento e alla sua intelligenza, riesce a convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza, continuando per tutta la sua vita a sedurre gli altri, donne e uomini, a ricercare il piacere, a sovvertire le regole costituite.

Autobiografia sognata, libro scandalo, romanzo di formazione, ‘L’arte della Gioia’ fin dalle prime pagine sconvolge il lettore per la libertà intellettuale e fisica della protagonista.

Goliarda Sapienza è stata una scrittrice e attrice italiana, nata a Catania. I genitori, entrambi vedovi, con tre figli l'uno e sette l'altra, la crebbero in un clima di assoluta libertà da vincoli sociali: il padre ritenne opportuno non farle nemmeno frequentare la scuola, per evitare che la figlia fosse soggetta a imposizioni e influenze fasciste.

È considerata come una delle scrittrici più significative della letteratura italiana del Novecento ed ricordata per la sua personalità poliedrica e complessa, e per il grande successo del suo romanzo, pubblicato postumo, ‘L'arte della gioia’.

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