42° TORINO FILM FESTIVAL: Tre Donne Presidenti delle Giurie e film al femminile
Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon alla guida delle giurie delle tre sezioni in concorso del Torino Film Festival. Tanti i film al femminile e parità di numeri nella selezione con il neo-direttore Giulio Base
Mercoledi, 13/11/2024 - La 42esima edizione del Torino Film Festival (TFF) si svolgerà dal 22 al 30 novembre 2024 sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema, nella bellissima città di Torino, con la nuova direzione artistica affidata a Giulio Base. Il neo-direttore ha già voluto dare un segno tangibile ed un carattere innovativo al ‘suo’ Festival caratterizzandolo, fra l’altro, con la precisa scelta di affidare a tre donne, tre artiste, il ruolo di presidenti delle tre giurie delle sezioni competitive. Molte altre manifestazioni, dove si vedono da anni panel con soli uomini (o quasi) dovrebbero prendere esempio da questa decisione
Saranno infatti Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon a presiedere le tre giurie dei concorsi della nuova edizione del TFF rispettivamente, dei Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi. Ad annunciarlo, insieme all’elenco di tutti gli altri giurati, è stato il Direttore Giulio Base, il quale ha sottolineato con orgoglio anche un altro dato: “Nella sezione del concorso, quest’anno, il numero delle registe donne in competizione supera quello degli uomini. C’è una perfetta parità numerica nei lunghi e nei documentari, mentre abbiamo 13 registe donne e 11 registi uomini nei cortometraggi”.
La giuria del Concorso Lungometraggi è composta dalla presidente Margaret Mazzantini, scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice, vincitrice per le sue opere dei più prestigiosi premi letterari, come il Premio Strega per Non ti muovere, il Premio Campiello per Venuto al mondo e il Premio Flaiano per Nessuno si salva da solo. Al suo fianco ci sono: il regista macedone Milcho Manchevski, Leone d’oro a Venezia per il suo film Prima della pioggia, candidato anche agli Oscar per il miglior film in lingua straniera; l’attrice francese Anne Parillaud, conosciuta a livello internazionale per le sue iconiche interpretazioni in film come Nikita di Luc Besson e Una per tutte di Claude Lelouch; Giovanni Spagnoletti, critico cinematografico, ha ricoperto il ruolo di professore di “Storia e critica del Cinema” all’Università “Tor Vergata” di Roma, è autore e/o curatore di quasi cento pubblicazioni di ambito cinematografico e direttore della rivista di studi cinematografici e web-magazine Close up; Krzysztof Zanussi, uno degli autori più significativi del cinema polacco, regista e sceneggiatore di opere come La struttura di cristallo (1969), Illuminazione (1973), La costante (1980), L’anno del sole quieto (1984) e Perfect Number (2022).
Il Concorso Documentari è presieduto da Roberta Torre, regista di documentari, film di finzione e musical, oltre che regista teatrale, vincitrice di svariati David di Donatello e Nastri d’Argento con i titoli Tano da morire (1997), Angela (2002), Mare nero (2006) I baci mai dati (2010), Riccardo va all’Inferno (2017), Mi fanno male i capelli (2023). Insieme a lei: la cineasta americana KD Davison, che con il suo Fragments of Paradise ha vinto il Premio al miglior documentario sul cinema nella sezione Venezia Classici della 79ª Mostra del Cinema di Venezia e il Grand Jury Prize al Doc NYC; Federico Gironi, giornalista, autore, critico cinematografico e co-curatore della sezione Venezia Classici della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
A presiedere il Concorso Cortometraggi è l’attrice Michela Cescon, vincitrice del David di Donatello e il Nastro d’Argento per Romanzo di una strage e candidata per i film Primo amore, L’aria salata e Piuma, che ha esordito alla regia nel 2021 con Occhi blu. In giuria: l’attore serbo Darko Perić, che dopo il successo internazionale con La casa di carta, ha preso parte a pellicole come La versione di Giuda e La morte ci divide; e l’attore Nicola Nocella, vincitore del Nastro d’Argento come migliore attore esordiente per Il figlio più piccolo di Pupi Avati e come migliore attore protagonista per il cortometraggio Omero bello-di-nonna.
Confermate le sei sezioni consuete, senza sottosezioni, in una griglia di proiezioni chiara e ad un programma più agile: era già stato prospettato infatti un assottigliamento dei numeri delle opere in rassegna ed in effetti si è passati dagli oltre 200 titoli delle scorse edizioni a 120 titoli, e fra questi, in particolare, 96 film e 24 cortometraggi. I 120 titoli complessivi selezionati, sono ripartiti fra le tre sezioni del concorso (Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi) e le tre sezioni non competitive (Fuori concorso, Zibaldone – una sezione nuova, n.d.r. -e la Retrospettiva Marlon Brando).
Nell’anno in cui ricorrono i cento anni dalla sua nascita, il 42TFF dedica a Marlon Brando - uno dei più grandi attori di tutti i tempi, icona di bellezza e carisma - un’ampia retrospettiva e l’immagine del manifesto della 42esima edizione.
Numerosi fra i titoli che saranno presentati al TFF sono in anteprima mondiale e insieme a molte opere sono attese grandi (o grandissime) stelle internazionali che verranno a presentare i loro film in sala. In questa edizione in particolare, infatti, la sala cinematografica riconquista un ruolo predominante e fondamentale. I film saranno sempre introdotti da registi, interpreti, testimoni diretti o esponenti della cultura e della critica cinematografica. Ogni ospite porterà il proprio sguardo sulla settima arte, legato alla tradizione o aperto a nuovi linguaggi e declinazioni.
Cristiana Capotondi sarà la Madrina del TFF: l’attrice affiancherà il Direttore Artistico Giulio Base nella conduzione della serata di apertura, che avrà luogo la sera del 22 novembre nella splendida cornice del Teatro Regio di Torino. Considerata una delle attrici più amate della sua generazione, Cristiana Capotondi è anche regista, doppiatrice, dirigente sportiva, attivista ambientale, imprenditrice culturale, sempre attenta alle tematiche del femminile e di contrasto alla violenza. Come interprete, vanta una carriera di successo, con oltre cinquanta film all’attivo, diretta da registi di calibro internazionale come Ferzan Özpetek, Roberto Faenza, Pupi Avati, Paolo Genovese, Carlo Mazzacurati, Michele Placido e Terry Gilliam. Oltre a essere la Madrina del 42TFF, Cristiana Capotondi avrà una sua Carte Blanche dove incontrerà il pubblico per presentare e introdurre un film che ha segnato particolarmente la sua vita personale e professionale.
La serata di apertura sarà illuminata dalla consegna dei prestigiosi riconoscimenti “Stelle della Mole” a cinque star indiscusse del panorama cinematografico mondiale: Matthew Broderick, Giancarlo Giannini, Rosario Dawson, Vince Vaugh e Ron Howard. Il regista due volte Premio Oscar, inoltre, presenterà al pubblico del Torino Film Festival, in anteprima internazionale, il suo ultimo film Eden (in collaborazione con Rai Cinema, distribuito prossimamente da 01 Distribution), un drama thriller che vanta un cast del calibro di Jude Law, Ana De Armas, Vanessa Kirby, Daniel Brühl e Syndey Sweeney.
Numerosi anche gli ospiti internazionali: da Ron Howard a Billy Zane, da Sharon Stone a Julia Ormond, da Emmanuelle Béart a Rosario Dawson, da Alec Baldwin a Matthew Broderick e Vince Vaughn. Tra le eccellenze della cinematografia italiana, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Michele Placido, Claudia Gerini, Giuseppe Battiston, Maurizio Nichetti, Donatella Finocchiaro, solo per citarne alcuni.
La serata di Premiazione, nella quale saranno consegnati tutti i riconoscimenti ai vincitori delle tre categorie in concorso, Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi, sarà impreziosita da una anteprima mondiale, l’attesissimo Waltzing with Brando, film scritto e diretto da Bill Fishman. Il regista sarà presente in sala insieme al suo protagonista Billy Zane, volto di pellicole entrate nella storia del cinema come Ritorno al futuro, Ore 10 calma piatta, Titanic e che interpreta, con una stupefacente e totale immedesimazione, l’iconica star Marlon Brando
Fra le opere al femminile da segnalare in concorso il documentario ‘Il mestiere di vivere’, scritto e diretto dalla regista, giornalista e sceneggiatrice Giovanna Gagliardo che, a partire dall’ultimo frenetico giorno di vita di Cesare Pavese, mette al centro della storia l’uomo e lo scrittore attraverso vari capitoli che raccontano i tanti mestieri che ha sperimentato. ‘Il mestiere di vivere’ – una produzione Luce Cinecittà, realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e con la partecipazione di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero – racconta l’intellettuale che nella sua breve vita è riuscito a ricreare un nuovo mondo letterario e culturale che ha dato identità alla seconda metà del Novecento italiano: un poeta che appena ventenne scopre la poesia narrativa, per poi cimentarsi nel romanzo breve, portare in Italia la letteratura americana e contribuire infine alla nascita della Casa Editrice Einaudi.
Altra opera in Concorso alla 42a edizione del TFF: “n-Ego” opera seconda di e con Eleonora Danco, prodotto da Ines Vasiljević e Stefano Sardo per Nightswim, co-prodotto da Jean Bréhat e Fabrizio Mosca per Tessalit Productions, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo di Mic - Ministero Della Cultura e di Lazio Cinema International. Il film che vanta l’amichevole partecipazione di Antonio Banno, Luca Gallone, Federico Majorana, è con Filippo Timi e con la partecipazione di Elio Germano. “n-Ego” è un’intensa esplorazione della condizione umana, un viaggio introspettivo attraverso le strade, dove la regista affronta una profonda crisi creativa ed esistenziale.
In cerca di autenticità, si immerge in luoghi diversi, incontra personaggi unici che, con le loro storie, rispecchiano le sue paure e desideri. Ogni incontro diventa un riflesso dei suoi demoni interiori, trasformando le vite di questi individui in tessere di un mosaico emotivo. La regista, travestita da manichino dechirichiano, diventa simbolo universale di una società segnata dal tempo, in un contesto dove la quotidianità si fonde con l’onirico. Attraverso immagini evocative e un montaggio audace, “n-Ego” trascende la realtà, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza. Il film affronta temi come l’identità, la solitudine e la creatività. La dimensione sociale emerge nei ritratti dei personaggi, rivelando disuguaglianze e difficoltà quotidiane.
Sarà presentato invece Fuori Concorso al TFF, ‘Ho visto un re’, il nuovo film scritto e diretto dalla regista Giorgia Farina (Amiche da morire, Ho ucciso Napoleone, Guida romantica a posti perduti), con Edoardo Pesce, Sara Serraiocco, Marco Fiore, Gabriel Gougsa, Blu Yoshimi, e con la partecipazione di Lino Musella e con Gaetano Bruno. Si tratta di una commedia ambientata ai tempi della Campagna d’Africa (1936), ai tempi della guerra in Etiopia: l’incredibile storia vera di un Principe africano catturato e tenuto prigioniero in una voliera nel giardino del Podestà, sotto gli sguardi increduli degli abitanti della piccola cittadina della provincia italiana. Questa figura, per il piccolo Emilio, è quella di Sandokan, e diventerà il suo eroe, in un mondo dove l'immaginazione di un bambino può sovvertire le realtà, Emilio trova nell'amicizia inaspettata con il guerriero etiope, la chiave per scoprire sé stesso e il mondo che lo circonda. Il film, prodotto da Stemal Entertainment con Rai Cinema, Donatella Palermo, coprodotto con la francese Les Films d’Ici, e realizzato con il contributo del MIC - Dg Cinema e Audiovisivo ed il sostegno della Regione Lazio, uscirà in sala nel 2025 distribuito da Medusa Film.
Il 42TFF rinnova le collaborazioni con Film Commission Torino Piemonte, TorinoFilmLab e Torino Film Industry, continuano a vario titolo quelle con la Città di Torino - Assessorato al Welfare e ai Diritti, con l’Università degli Studi di Torino, oltreché con gli altri partner culturali già citati.
Questa edizione presta particolare attenzione al sociale, per il quale si delineano eventi dedicati, e riconferma il suo impegno alla sostenibilità ambientale seguendo le buone pratiche della Guida Festival Green realizzata dall’AFIC.
Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.
Lascia un Commento