A FERRARA nascita di una tipografia di provincia dello scorso millennio proiettata nel futuro
Sabato 26 settembre 2015, alle ore 17.00, presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara, in Largo Castello, nell’àmbito degli eventi della XXXII Settimana Estense, si terrà la presentazione di CARTOGRAFICA 1971 – 2011, La nostra storia dal piombo al digitale (Testi di e a cura di Maria Cristina NASCOSI SANDRI, Ferrara, Cartografica, 2011, photo-editing a cura di Franco Sandri, A.I.R.F.), un testo fortemente voluto da Franco e Luciano Azzi, Lino Guandalini e Franco Tarroni, i cosiddetti Cartografici, fondatori di una tipografia divenuta poi casa editrice tra le prime in città, un pezzo di storia oggi quarantaquattrenne, tra cultura ed imprenditoria tutto ferrarese che ben si inserisce, umile ma prezioso tassello, nella storia ultra- centocinquantenaria dell’Unità d’Italia.
Il libro, che gode del patrocinio del Comune di Ferrara e della Camera di Commercio di Ferrara, è la storia, dapprima univoca, poi polifonica di una passione di quattro giovani alle soglie della vita lavorativa a cavallo tra la fine degli anni ’60 ed i primissimi ’70, quando il Sessantotto sta ancora lasciando i suoi rivoluzionari strascichi ( e stimmate) sulla gioventù del tempo.
Prende le origini dalla Città del Ragazzo ( la Villa del Seminario dove pare che la Metafisica di De Pisis, De Chirico e Savinio abbia visto, in parte, la luce) che quest’anno ha festeggiato i suoi sessantaquattranni di vita, il luogo in cui monsignor Ruggero Bovelli, l’indimenticabile arcivescovo ‘salvatore di Ferrara in tempo di guerra’, aveva creato un luogo di recupero e futuro per giovani allora ‘privi di grosse possibilità’.
L’Italia è ancor oggi, dopo il suo 150enario di Unità, un Paese tanto sofferente – ha sempre sofferto, si può dire, seppur in tanti modi, fin dall’antichità, ma ha tutti i numeri per uscirne di nuovo, dato che ‘possiede’ un patrimonio artistico di arte e cultura unico al mondo, perché giustamente, come dice Philippe Daverio, Il patrimonio artistico è la memoria della nostra storia.
Allora…narrare di un ‘mondo piccolo’ come può essere una tipografia che poi rispecchia quello più grande del luogo in cui è sorta e di cui fa parte, può risultare di buon auspicio, culturalmente ed imprenditorialmente parlando.
‘Giusta’, dunque, la presentazione del libro (e del lavoro di 40 anni e oltre di molte vite) duplicata ed esposta dal vicesindaco ed assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Massimiliano Maisto e dal past-president della Camera di Commercio, Carlo Alberto Roncarati, uno delle massime personalità ‘accreditate’ per l’ imprenditoria, poiché la Cartografica ha saputo tramandarsi generosamente alle giovani generazioni - in essa, peraltro, già attive e presenti - il nostro futuro.
Con i Cartografici, l’evento sarà coordinato dalla curatrice, Maria Cristina Nascosi Sandri, giornalista e scrittrice ed altri ospiti e testimoni, e, poiché molti libri di lingua e cultura ferrarese son stati pubblicati, negli anni, dalla Cartografica – molti facenti parte della collana intitolata Com a dzcurévan / Come parlavamo, testi emanati da AR.PA.DIA., l’Archivio Padano dei Dialetti del Comune di Ferrara creato e curato dalla stessa Nascosi tra il 1998 ed il 2012 - da essi saran tratte liriche lette da Maria Fonsati, una delle migliori attrici della ottantaquattrenne compagnia teatrale popolare Straferrara. Alcune di esse, nell’anno dell’Expo, saran riferite a due dei nostri cibi tranquillamente ascrivibili al patrimonio dell’Umanità quali il PANE FERRARESE e la SALAMA DA SUGO.
Last but not least, non mancherà un breve omaggio all’imminente 103° compleanno dell’internazionale regista tutto nostro, Michelangelo ANTONIONI, il 29 settembre prossimo.
Per non dimenticare di ricordare importanti retaggi della nostra Ferraresità…
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