“L'Europa che verrà” #statigeneralidonne #europadelledonne una call per tutte le donne, le associazioni, i movimenti a Roma il 25 marzo presso la sala della Stampa Estera
Venerdi, 10/02/2017 - Gli Stati Generali delle Donne intendono superare l'aspetto celebrativo ed interrogarsi sullo stato attuale delle istituzioni comunitarie, cercando di capire se sarà possibile e come rilanciare il grande progetto europeo attraverso una analisi
approfondita delle criticità e la costruzione di un laboratorio per esaminare le prospettive di rilancio, dal punto di vista delle donne.
Gli Stati Generali delle donne partecipano ai 60 anni dell'Europa con un laboratorio sperimentale che a partire dall'esperienza italiana può diventare una buona pratica per le colleghe europee attraverso incontri preparatori con la partecipazione del
Comitato Scientifico degli Stati Generali delle Donne, esperti/e, parlamentari europei.
Un incontro pubblico è previsto anche a Milano il 16 marzo presso il Parlamento Europeo.
Il lavoro di analisi svolto finora dagli Stati Generali, attraverso un incontro con migliaia di donne su tutto il territorio nazionale e attraverso la Conferenza Mondiale delle Donne organizzata durante l' Expo nel settembre 2015 ha messo in evidenza
come la disuguaglianza economica e sociale stia raggiungendo livelli preoccupanti e come la sfida del futuro debba concentrarsi sulla riduzione del divario fra ricchi e poveri. Una sfida che rimette in discussione l’intero sistema occidentale di accumulo
della ricchezza e anche del comportamento di alcune imprese, preoccupate di incrementare esclusivamente i propri profitti senza riconoscere obblighi verso tutti gli stakeholders, siano essi soggetti interni che esterni ad esse, come la comunità
locale.. L’Europa sta vivendo una crisi complessa, che è sia finanziaria che economica ma anche di legittimità democratica delle sue istituzioni. È attraversata da nazionalismi, ondate migratorie, terrorismo. Non sembrano esserci facili soluzioni.
Il progetto politico per un’Europa unita che possa andare al di là del mercato unico e dell’unione monetaria è arrivato a un punto di non ritorno?
Vogliamo un’Europa che metta in atto misure concrete per risolvere il dramma della la disoccupazione femminile e giovanile e rilanci l’occupazione investendo nella difesa e sicurezza del territorio, nella salute, nell’istruzione/formazione e nella
ricerca, in politiche sociali inclusive.
Vogliamo un’Europa che contrasti la precarietà del lavoro delle donne,in particolare delle giovani donne e le crescenti povertà, istituendo anche un reddito di base
garantito in tutti i paesi membri.
Programma del 25 marzo 2017,dalle ore 9 alle ore 19
Organizzazione di relazioni introduttive, di tavoli di lavoro e di una plenaria finale
intorno ai seguenti temi:
Creare il l avoro,ripensare a programmi di istruzione di formazione,sviluppare
l'imprenditorialità e la leadership
Favorire l'empowerment economico delle donne
Guerra,pace,democrazie,risoluzione dei conflitti
Scienza,Tecnologia,Ingegneria,Matematica & Lettere,Filosofia, Arte
Welfare state, salute,stili di vita, alimentazione,rispetto,non violenza
Le città, nuove economie per il futuro
Migrazioni,confini, nuove prospettive
Relatori/ici : le componenti del Comitato Scientifico, Europarlamentari, Esperte/i
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