Mercoledi, 21/09/2022 - La “NOSTALGIA del FUTURO” è al centro di Insert Coin, la rassegna di 'talk' che rappresenta uno dei fili conduttori più importanti del Future Film Festival, giunto alla sua 22a edizione, che è iniziato oggi e durerà fino al 25 settembre a Bologna, per proseguire a Modena dal 30 settembre al 2 ottobre: un sentimento paradossale che costituisce l’ossatura di questo 2022, ‘tornati in salute’, presentata in anteprima, come avviene ormai da parecchi anni, alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
In programma, una serie di incontri che spaziano dall’architettura degli edifici immaginari all’arte digitale, dai pionieri del ‘web’ italiano alla musica, dalla ‘computer art’ all’estetica della fantascienza. Come nelle vecchie sale giochi, basta inserire una moneta – metaforicamente, si capisce, gli appuntamenti sono gratuiti – per entrare in una dimensione speciale, in questo caso in una conversazione. Il RETROFUTURO, tema trasversale a tutto il Festival, ‘ab ovo’ diretto da Giulietta FARA, si esprime attraverso tanti diversi punti di vista. In fondo, da sempre, la fantascienza, l’animazione e il ‘gaming’ raccontano un futuro alternativo che esiste in una linea temporale propria oscillante tra il probabile e l’impossibile.
Oltre al concorso principale, dedicato a pellicole provenienti da ogni parte del mondo, quest’anno ci sarà pure una retrospettiva cinematografica dedicata al grande visionario David Cronenberg.
E tra le pellicole più importanti e stimolanti, da segnalare "Les Secrets de mon père" di Vèra Belmont, un testo che si concentra sul viaggio di una famiglia verso la riconciliazione dopo aver affrontato il trauma dell’Olocausto e Auschwitz, basato sul racconto autobiografico del noto autore e fumettista israeliano Michel Kichka.
Poi molti eventi ‘a latere’: dalle mostre a tema “nerd” al gemellaggio
con il Linoleum Festival di Kiev, dalla call che intende promuovere nuovi progetti produttivi di animazione mettendoli in contatto con alcune delle principali realtà produttive presenti in Italia – il Future Pitch – alle anteprime e ai laboratori ‘for kids’, i più piccoli.
Insomma un rientro in grade stile, come accadeva ai primi tempi della manifestazione.
Tutto sarà poi completato da una rassegna dedicata al compianto educatore Mario Lodi, tra i fans ‘ante-litteram’ del Future Film Festival degli inizi
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