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1977. Quando il femminismo entrò in tv. Il libro di Loredana Cornero

1977. Quando il femminismo entrò in tv. Il libro di Loredana Cornero

Mercoledì 31 maggio sarà presentato a Roma il libro di Loredana Cornero che ricostruisce la storia di uno dei programmi più rivoluzionari della Rai: 'Si dice donna'

Lunedi, 22/05/2017 - Sarà presentato mercoledì 31 maggio alla Casa della Memoria e della Storia (via di san Francesco di Sales 5, Roma, ore 17,00) il libro di Loredana Cornero 1977. Quando il femminismo entrò in tv (Harpo editore, 2017).



L’autrice ricostruisce la storia di uno dei programmi più rivoluzionari della Rai: Si dice donna. Andato in onda su Rai2 tra il 1977 e il 1981, grazie all’intuizione dell’allora Direttore di rete Massimo Fichera, che seppe cogliere la sfida di produrre un programma che, per la prima volta nella storia della televisione, affrontava la “questione femminile” attraverso gli occhi e le parole delle donne offrendone una chiave di lettura dall’interno. Il femminismo, che in quegli anni riempiva le piazze, approdò così anche sul piccolo schermo, arrivando senza mediazioni nelle case degli italiani. Un gruppo di donne provenienti da esperienze diverse: giornaliste di 'Noi donne' e di 'Effe', storiche del femminismo, responsabili di associazioni, creatrici di riviste di filosofia delle donne, dirigenti dell’Udi,  giovani donne che in seguito saranno chiamate a ricoprire importanti ruoli istituzionali, culturali e politici si riunì attorno al progetto di Tilde Capomazza. Una redazione di donne unita dalla comune attiva partecipazione al movimento femminista. Esperienza breve (nel 1981 il programma verrà cancellato dai palinsesti) ma nello stesso tempo una avventura culturale e politica del tutto originale e di grande risonanza i cui esiti investirono milioni di telespettatori. Una trasmissione televisiva dove si proponeva un’immagine femminile articolata, ricca di testimonianze e di differenti modelli di riferimento. Quella delle donne è stata chiamata la più importante rivoluzione del Novecento. E di questa rivoluzione Si dice donna è stata testimone e protagonista.



In un momento in cui molto si parla di rappresentazione femminile in televisione, il saggio di Loredana Cornero dimostra come, in anni non lontani, si sia cercato di realizzare un programma con una immagine della donna corretta, ricca di testimonianze e di differenti modelli di riferimento.

Come sottolinea nella prefazione al volume Tiziana Bartolini, direttora di Noi Donne, “è  interessante lo sguardo sul coraggio di una Rai che dà credito e libertà a giovani femministe, cosa che oggi sarebbe inimmaginabile. Eppure la presenza delle donne in Rai è aumentata numericamente, nelle strutture e negli studi televisivi, davanti e dietro le telecamere. È vero che ai vertici le donne sono ancora poche, ma i progressi sono innegabili.  Nel surplus di offerta televisiva continua però a mancare una narrazione del mondo espressa dal punto di vista femminile, obiettivo centrato quaranta anni or sono da ‘Si dice donna’, per la cui realizzazione le redazioni riuscirono a condividere un registro narrativo anche superando le differenze e le diverse opinioni”.



Interverranno alla presentazione, coordinata da Annabella Gioia, componente del Direttivo IRSIFAR, Tiziana Bartolini, direttora Noi Donne; Elisabetta Flumeri, presidente European Writing Women Association (EWWA); Edoardo Novelli, docente di Comunicazione politica e Socialogia dei media Università Roma3.



Loredana Cornero,  esperta dei temi legati alla rappresentazione di genere, ha scritto saggi e ricerche sulla lingua italiana, sul ruolo sociale dei media e sulla presenza e la rappresentazione femminile in televisione. Tra i suoi libri ricordiamo ''Una, nessuna, a quando centomila. La rappresentazione femminile in televisione''.



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