«1946 - 2016. Settant’anni della nostra storia: dal diritto al voto, alla parità di genere. Donne e diritti una strada ancora lunga»: questo il titolo del convegno che alla vigilia dell’8 marzo si è svolto a Lamezia Terme, presso lo storico Circolo Primerano del Partito democratico, per celebrare 70 anni di democrazia declinata al femminile.
L’incontro, molto sentito e partecipato, si è aperto con la presentazione di Tina Mazza, docente e moderatrice dell’incontro, e una poesia di Alda Merini, Quelle come noi, recitata dalla giornalista Maria Scaramuzzino. La prima relazione, svolta dalla consigliera comunale e capogruppo consiliare del Pd Mariolina Tropea, è stato un interessante excursus del quadro normativo che riguarda le donne in Italia: dal diritto di voto del 1946 alla cancellazione dell’adulterio femminile come reato nel 1968, dalla cancellazione del delitto d’onore nel 1981, alle lotte sul divorzio e sull’aborto, alla legge sulla violenza sessuale come reato contro la persona nel 1996 e altro ancora.
E’ stata poi la volta dell’editore Annamaria Persico, che ha raccontato la storia di gruppi diversi di donne nella provincia di Catanzaro che, dagli anni Cinquanta ad oggi, hanno determinato profonde modificazioni nella coscienza e nella vita delle protagoniste e nella cultura e nella società. Dalla prima manifestazione delle donne contadine a Catanzaro nel 1943, alle donne dell’Udi di Badolato, passando per Lamezia con l’Udi, i collettivi femministi e il Centro Donna Lilith. Una storia di battaglie condotte sempre in prima linea, da rivendicare con orgoglio e da trasmettere alle nuove generazioni.
La docente Maria Antonietta De Fazio si è occupata invece del tema della violenza di genere. Dopo aver elencato una serie di dati impressionanti, essendo il femminicidio la prima causa di morte delle donne fra i 16 e i 44 anni, ha affermato la necessità di promuovere la cultura di genere e del rispetto verso l’altro.
Dopo la poesia di Madre Teresa di Calcutta recitata da Maria Teresa Luciano, è iniziata la serie di testimonianze. La studentessa universitaria Anastasia Curcio, nel suo appassionato intervento ha parlato dell’importanza della cultura e dell’istruzione per le donne e della necessità attuale della partecipazione democratica. La docente Saveria Sesto e le sue allieve del Liceo scientifico hanno portato invece il lavoro svolto su Rosalind Franklin, le cui ricerche fondamentali per la scoperta della struttura del DNA non sono mai state riconosciute ufficialmente.
E’ stata la volta quindi della giovane pediatra Francesca Graziano che ha raccontato, con la sua bambina in braccio, tutte le difficoltà che in Italia incontra una donna medico e mamma, seguita dall’imprenditrice agricola Innocenza Giannuzzi, la quale ha parlato delle donne imprenditrici in Calabria e in Italia. Il sindaco di Decollatura, Annamaria Cardamone, ha invece raccontato la sua esperienza di donna in politica e di come le donne dimostrano sempre, dati alla mano, di essere immuni dalle logiche del profitto, mentre Rosa Tavella, ringraziando le presenti per la bella occasione offerta, ha sottolineato l’urgenza in Italia e in Calabria di una più allargata partecipazione democratica.
A conclusione dell’interessante serata, l’intervento della senatrice Doris Lo Moro la quale, facendo riferimento alla sua intensa attività parlamentare che spesso ha riguardato e riguarda le donne, ha ribadito che mai come in questo momento, pur essendo l’iter legislativo a favore delle donne, non c’è consapevolezza di questo tra le cittadine e i cittadini: «Non è importante il percorso individuale, ma quello collettivo. Non è importante se ce la fa una di noi, è importante che ce la facciamo tutte».
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