"Se vogliamo davvero rendere giustizia a queste donne...non basta la memoria storica. Oggi si devono pretendere leggi davvero efficaci contro la violenza di genere..."
Giovedi, 25/04/2013 - 26 Aprile 1945, sera. “Così si lascia Ravensbruck, così si varca il cancello di questa prigione maledetta ma cantando, nonostante la pioggia, nonostante il freddo, il fuoco e le guardie, cantando le canzoni preparate in un lontano giorno dell’estate passata per ben altra partenza”. Sono le parole del diario- testimonianza “L’esile filo della memoria” (Einaudi, 1974) di Lidia Beccaria, staffetta partigiana internata a Ravensbruck e liberata dagli Alleati. Non solo storia privata, ma voce del destino di un’ intera generazione di donne nel movimento partigiano, e della memoria collettiva sulla deportazione.
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