16° Festival del cinema spagnolo e latinoamericano: l’energia della Nueva Ola conquista l’Italia
Al Barberini di Roma fino al 12 novembre il meglio delle nuove visioni in Spagna e America Latina, e in tour per l’Italia. Con Zapatos Rojos e Tengo sueños eléctricos, i contrastati rapporti tra padri e figlie femmine
Mercoledi, 08/11/2023 - Ogni nuova edizione del Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, che riparte a Roma, rappresenta sempre un evento: ospiti interessanti, cinema d’autore e tematiche di attualità contraddistinguono infatti la manifestazione fin dal suo nascere.
Oggi, raggiunto il 16° anno di programmazione, il Festival, diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori, si sposta al cinema Barberini, una location comoda e centrale, dove fino al 12 novembre, sarà offerta la possibilità di vedere, in lingua originale con i sottotitoli, un'ampia rosa di film che guardano a tutte le espressioni e tendenze cinematografiche del cinema iberoamericano, sia recente che classico.
Un occhio di particolare riguardo è riservato ai nuovi talenti, alle opere prime e seconde, ai film diretti dalle registe donne, e a quelli che trattano tematiche sociali di stringente attualità. Il Festival prevede un concorso internazionale di lungometraggi delle due sezioni de La Nueva Ola, una relativa alla Spagna e l’altra all’America Latina, che competono per il Premio del Pubblico.
In contemporanea o successivamente all'edizione romana, il Festival farà tappa a Matera (Cinema Il Piccolo 1-30 novembre), Padova (Cinema Lux, 6 novembre-4 dicembre), Genova (Cineclub Nickeoloden, 9-12 novembre), Sassari (Cityplex Moderno, 14 novembre-12 dicembre), Cagliari (Cinema Odissea, 15 novembre-13 dicembre), Bergamo (Cinema Conca verde, 15 novembre-20 dicembre), Trevignano Romano (Cinema Palma, 17-19 novembre), e per la prima volta a Bolzano (Filmclub, 4-6 dicembre), assicurando così la sua vocazione di disseminare e far conoscere la cinematografia spagnola.
Tra i film delle registe donne, da segnalare, nella sezione La Nueva Ola Latinoamericana - che presenta le ultime novità del cinema d'oltreoceano e, tra queste, varie anteprime - il costaricano ‘Tengo sueños eléctricos’ della 35enne Valentina Maurel, opera che ha trionfato al Festival di Locarno 2022, ottenendo il premio come Miglior film e per i Migliori attori protagonisti (Reinaldo Amien Gutiérrez, Daniela Marín Navarro). Si tratta di un dramma di formazione che racconta la storia di Eva, un’adolescente turbolenta e complessa che non accetta la separazione dei genitori e prende con decisione le parti del padre - costretto a passare dalla casa di un amico all’altra per mancanza di una casa - un uomo complicato, a volte tenero con la figlia, ma anche brusco e irritabile fino alla violenza. Eva, che ha una sorella più piccola che preferisce vivere con la madre perché del padre ha paura, imparerà a conoscerlo e piano piano a capire chi è quell’uomo a tratti affascinante ma a volte spaventoso. La conoscenza e l’accettazione, anche l’affetto fra padre e figlia, dovranno passare comunque attraverso dure prove, che comprendono la sofferenza fisica e psicologica. La protagonista, Daniela Marín Navarro, sarà presente al cinema Palma di Trevignano (sabato 18 novembre) per presentare il film.
Altro film sul tema padre-figlia, che sfiora il tema della violenza ma anche quello della società contadina patriarcale, è ‘Zapatos rojos’, film d’esordio di Carlos Eichelmann Kaiser, che costruisce una riflessione tardiva ma profonda di un padre sulla penitenza e la violenza di genere. Il protagonista, Don Tacho, vive in un luogo sperduto tra le montagne messicane, coltivando un appezzamento di terra cui ha dedicato la propria vita. La calma routine viene però sconvolta da una tragica notizia: a Città del Messico è stato rinvenuto il cadavere di sua figlia, che non vedeva né sentiva da lungo tempo, perché fuggita tanto tempo fa in seguito ad eventi drammatici. Don Tacho sente allora la necessità di partire per la megalopoli, per dare un senso alla colpa che gli cresce nel cuore e che per anni ha cercato di mettere a tacere. In città si imbatte in una giovane ragazza che lo vede come una preda facile da truffare, ma che viene da una storia altrettanto tragica. Fra i due nascerà una sottile complicità: entrambi hanno anime in cerca di redenzione.
Sempre nel solco del nuovo cinema latinoamericano al femminile è ‘Totem’, opera seconda dalle messicana Lila Avilés che sarà prossimamente in sala con Officine Ubu, un affresco corale che inquadra una giornata speciale di una famiglia estesa. Grazie al punto di vista della piccola protagonista Sol (la magnifica esordiente Naima Senties), il film adotta l'approccio innocente alle complessità della vita che, filtrata dallo sguardo infantile, ritorna alla sua dimensione giocosa, caoticamente vibrante e straordinariamente magica.
La sezione La Nueva Ola del cine español presenta le migliori novità del cinema spagnolo. Tra queste, ‘20.000 especies de abejas’, opera prima di Estíbaliz Urrezola, che uscirà nelle sale (distribuito da I Wonder) a partire dal 14 dicembre 2023. Il film – che è valso l’Orso d'Argento a Sofia Otero per la Miglior interprete femminile all'ultima Berlinale - tratta in modo profondo e delicato la disforia di genere. “Da grande diventerò come papà? Non voglio!” dice singhiozzando Aitor, 8 anni, che non accetta il suo nome e si rifiuta di tagliare i capelli. La madre gli risponde che potrà diventare quello che vuole, ma non tutti in famiglia sono della stessa opinione. Il flamenco è al centro di ‘La Singla’ di Paloma Zapata, affascinante documentario che racconta la vita di Antoñita Singla, la grande ballerina non udente di flamenco che dalle baracche di Barcellona arrivò negli anni settanta a esibirsi all’Olympia di Parigi. L'evento speciale (8 novembre ore 19:45) sarà accompagnato dalla regista e da uno spettacolo di danza flamenco dopo la proiezione.
Premiere italiana assoluta è l'imperdibile ‘Upon Entry’ di Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vázquez che sarà distriuito da Exit Media dal 1° febbraio 2024. Il film narra la storia di una coppia che decide di trasferirsi negli Stati Uniti con il sogno di una nuova vita. Ma all’area immigrazione dell’aeroporto di New York qualcosa non va: i due sono costretti a subire un interrogatorio che metterà in discussione la loro stessa relazione. Avvincente thriller psicologico che denuncia l’abuso di potere e l’insensatezza di una certa burocrazia. Per la presentazione (Giovedì 9 novembre ore 21:30) saranno a Roma i due registi e l'attrice protagonista Bruna Cusí.
Altro film in concorso, ancora un’opera prima diretta da una giovane regista è ‘Cinco lobitos’, di Alauda Ruiz de Azúa. Il film, Premio Goya come Miglior esordio alla regia, racconta di Amaia, da poco diventata madre, si ritrova impreparata a gestire la maternità. Quando il suo compagno deve partire per diverse settimane a causa del lavoro, decide di tornare dai suoi, in un villaggio costiero dei Paesi Baschi, per farsi aiutare con il piccolo. Il ritorno al nido non è però così semplice. Nel ritrovato rapporto con i genitori Amaia si vedrà obbligata a crescere: diventare adulti è fare i conti con la vita che ci è toccata.
Tra gli altri titoli ‘TrenqueLauquen’ film cult di Laura Citarella presentato alla Mostra di Venezia 2022, che dal 16 novembre sarà in distribuzione in Italia grazie a EXIT media. Il film, definito da molti un capolavoro, ode al cinema d'autore, è un gioco di scatole cinesi in stile Bolaño in cui il mistero che avvolge la protagonista trasforma il film in un romanzo visivo in cui perdersi, un inno alla ricerca della libertà.
Arrichisce la sezione il documentario ‘Virgilio’ di Alfred Oliveri, biopic che svela l'arte del peruviano Virgilio Martínez. Lo chef, considerato attualmente il migliore al mondo, ha dato vita a Mater Iniciativa, un ambizioso progetto per mappare la biodiversità peruviana. Il menu che propone nel suo ristorante Central a Lima è un vero e proprio viaggio attraverso le diverse altitudini del Paese, con piatti che vanno dai 20 metri sotto il livello del mare fino ai 4.100 metri sopra. Virgilio Martínez è molto più di uno chef, la sua storia è la storia di un rivoluzionario.
Tra i film della sezione ‘Perlas’, fuori concorso, evento speciale con l’intenso As bestas del madrileno Rodrigo Sorogoyen. La sceneggiatrice Isabel Peña interverrà in video (8 novembre alle ore 22) per parlare del film trionfatore agli ultimi Premi Goya: ben 9 statuette, tra cui Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista a Denis Ménochet o Miglior sceneggiatura ad Isabel Peña e Rodrigo Sorogoyen. As bestas ha anche vinto tra gli altri il premio Cesar (gli oscar francesi) come Miglior film straniero, e il Premio del Pubblico al Festival di San Sebastián. Sempre per la sezione Perlas la prima incursione nel genere western di Pedro Almodóvar: Extraña forma de vida che trasforma il western classico hollywoodiano in un melodramma dove i dialoghi contano più dei silenzi e delle sparatorie, gioca con i codici del genere, preme sul pedale del revenge movie per poi soffermarsi sulla relazione queer che fa da motore alla storia.
Per la sezione Clásicos, il Festival propone Él di Luis Buñuel, nel 70° anniversario del film, che preso a esempio da Jacques Lacan come caso clinico di sindrome paranoica, fu uno dei più clamorosi insuccessi del genio spagnolo. Il rinomato critico Miguel Marías scrisse: “Considerato da molti il migliore tra i capolavori di Buñuel insieme a Estasi di un delitto e a L’angelo sterminatore, Él contiene alcune immagini che spingono a chiedersi se Hitchcock l’avesse visto prima e lo ricordasse quando girò La donna che visse due volte cinque anni dopo.”
Fra gli eventi del Festival, il Premio IILA-Cinema che presenta i film vincitori del bando rivolto a giovani cineasti latinoamericani, alla presenza della giuria, presieduta da Caterina D'Amico. I due registi vincitori rispettivamente nelle categorie Finzione, l'argentino “La crecida” di Ezequiel Erriquz, e Documentario, il messicano “Mamà” di Xun Sero -appartenente alla comunità maya tzotzil-, saranno in sala per presentare i propri film.
L’Omaggio del festival quest’anno è dedicato a Carlos Saura. Venerdì 10 novembre alle ore 21:30 saranno a Roma due dei figli più legati al cinema, Anna Saura(produttrice delle ultime opere del maestro) e Antonio Saura Medrano (Direttore di Latido, la prestigiosa Sales agency internazionale) per le proiezioni di Las paredes hablan in anteprima italiana, corredato dal recente cortometraggio Rosa Rosae. La Guerra Civil. L'omaggio prevede anche la proiezione di uno dei suoi primi lavori, La caza, Orso d'Argento alla Berlinale.
Il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è un evento ideato, prodotto e organizzato da EXIT media e riceve il sostegno dell'Ufficio culturale dell'Ambasciata di Spagna in Italia, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (Ministero di Cultura), Acción Cultural Española, Regione Lazio, IILA - Instituto Italo-Latinoamericano, Ufficio del turismo spagnolo, Instituto Cervantes di Roma, la Real Accademia di Spagna a Roma, e le ambasciate di Perú, Argentina, Bolivia, Costa Rica, Messico. Media partner: Radio Rai3.
Tutti i film sono proiettati in versione originale sottotitolata in italiano.
Su MyMoviesOne, fino al 12 novembre, il Festival lancia il proprio canale LA NUEVA OLA che darà l’opportunità di visionare alcuni dei titoli di questa edizione e di rivivere le edizioni precedenti del Festival.
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