Mercoledi, 09/02/2011 - Care amiche che avete preso le distanze dalla manifestazione del 13 febbraio contro chi governa fuori dai principi di legalità, si pronuncia contro la Costituzione e la magistratura, rende indecorosa l'immagine dell'Italia all'estero; ma anche vilipende il corpo elettorale fatto al 52 % di corpi femminili e, a partire dal proprio, i corpi maschili, NON VI CAPISCO.
Se sono le donne le prime ad alzare la testa contro reati a danno di ragazze minorenni, che ancora possono ignorare le conseguenze di certe loro "scelte", perché questi distinguo? Se il problema è il perbenismo in relazione alla libertà di vendersi, spero che avrete la stessa indulgenza per i maschi delle istituzioni, in particolare quelli che siedono in Parlamento e che nelle conversazioni privato/pubbliche, perfino alla presenza di giornalisti, chiamano "zoccole" le loro colleghe di recente "elezione". E soprattutto per quelli che si prostituiscono per denaro - non con il loro corpo, perché il Presidente non è gay - passando da un gruppo all'altro e vendendo il proprio voto.
Mi dispiace che perdiate un'occasione di fare politica per una società migliore. Migliore per i due generi.
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