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120.000 firme e 39 pacchi. Molto pesanti

120.000 firme e 39 pacchi. Molto pesanti

UDI Bologna - Diario del viaggio da Bologna a Roma per consegnare al Senato le firme raccolte a sostegno della proposta di iniziativa popolare per la democrazia paritaria

Gianna Solmi Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2007

Il 29 novembre 2007 sono state consegnato al Senato 120.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare: “Norme di Democrazia Paritaria per le Assemblee elettive”.
L’iniziativa è nata dalla mente e dal cuore delle donne dell’UDI, che con questo atto chiedono l’applicazione dell’art. 51 della Costituzione che al primo comma recita:”Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici ed alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge”, questo articolo attende di essere applicato dal 1948.
Sara Colombazzi ed io siamo andate a Roma come rappresentanti dell’UDI di Bologna, un’esperienza storica, bella, ritmata da tanti sentimenti, come quello dell’orgoglio per aver contribuito alla raccolta delle firme e quello di poter aiutare le altre donne e la società.
Arrivate alla sede dell’Udi, subito abbiamo voluto vedere i pacchi che raccoglievano le schede delle firme, erano 39 e pesantissimi, pian piano arrivavano donne che provenivano da città e regioni diverse, le espressioni del loro viso esprimevano la cordialità dell’incontro, poi la serietà per l’importanza del momento, poi la vivacità del “gioco” che ci aspettava: tutte in fila per le strade della città eterna con un pacco sulle braccia in bilico con l’ombrello che avrebbe tentato di ripararci dalla pioggia.
Capeggiate da Pina Nuzzo, rappresentante legale dell’Udi Nazionale, artista affermata, donna con animo profondo, creativo ed audace e da Milena Carone, relatrice della Proposta , donna generosa, severa e felina, abbiamo condotto i nostri pacchi alla meta.
Camminando non potevo dimenticare i 2600 anni di storia che avevamo sotto i piedi, in quel momento mi sono sentita così giovane e proiettata nel futuro ed avevo nel cuore la forza delle donne e degli uomini prima di noi.
Essendo in fila ed attente al traffico la conversazione tra noi donne era limitata.
Così il mio occhio poteva guardare e godere di “tipici scorci”della città, il Tevere alle nostre spalle, il Palazzo di Giustizia in fondo al ponte Umberto I, il profilo del pronao del Pantheon, piazza Navona e finalmente palazzo Madama sede del Senato.
Il palazzo fu costruito nel XVI secolo per i Medici , che qui possedevano una banca nel secolo precedente, vi hanno vissuto Papa Leone X e Clemente VII, Caterina dè Medici, ma il nome “Madama” gli viene dato per Margherita d’Austria figlia illegittima dell’imperatore Carlo V , che sposò Alessandro dè Medici.
In un giorno come questo, quanta storia ho incontrato e mi sentivo tutta la responsabilità dell’impegno che abbiamo nel costruire il nostro quotidiano, perché diventi poi nel tempo per noi e gli altri un passato degno di essere ricordato.
Il pacco che avevo sulle braccia, mi pareva uno scrigno, pieno di tesori, erano i fogli e le firme di quelle creature che avevano creduto e voluto questa Proposta di Legge.
L’obiettivo della Campagna è la promozione e il riconoscimento della presenza paritaria di entrambi i sessi in ogni luogo decisionale, quale presupposto e condizione di democrazia compiuta.
Il nostro paese è giunto alla Democrazia affermando Diritti Universali per tutte e tutti solo nella sua Carta Costituzionale del 1948.
In questi 60 anni di storia, costume e pratiche politiche, a partire dal Suffragio Universale Compiuto del 1946, la valenza dell’articolo 51 si è ancor più evidenziata, chiarendo il legame non più formale tra concetti giuridici e politici quali Uguaglianza, Cittadinanza e Democrazia.
Le istituzioni devono prendere atto che ad ogni livello la presenza femminile è presupposto e indice di progresso e democrazia compiuti, oltre che un effettivo benessere e civile convivenza.
Sara con obiettivo della sua macchina fotografica ha immortalato l’evento in tutto il suo divenire , la catasta dei pacchi sui tavoli dell’Udi , le espressioni delle donne , il corteo nelle strade, la consegna dei documenti in Senato e la firma del relativo verbale. L’incontro con la parlamentare Vittoria Franco, con il senatore Armando Cossutta che con alri sostengono la nostra proposta di legge.
Per una proposta di iniziativa popolare occorrono un minimo di 50.000 firme , in pochi mesi ne abbiamo raccolte 120.740 tutte convalidate nei comuni di residenza.
Ora attendiamo che siano verificate le firme e che la proposta di legge segua il suo iter parlamentare.

(27 dicembre 2007)

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