Intervista a Laura Piretti - Le parole di una delle promotrici del Comitato “Quando decidiamo noi”, all’Udi dal 1978.
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2009
Laura Piretti, 60 anni. All’Udi dal 1978. Tra le promotrici del Comitato “Quando decidiamo noi”.
A poco più di un anno dal lancio del Comitato “Quando decidiamo noi” qual è il bilancio?
Positivo, anche se non privo di problemi. Dopo la presentazione del Comitato (31 maggio 2008 a Roma), sono seguiti alcuni importanti incontri nazionali (A Milano in luglio, a Roma in ottobre), volti ad individuare strumenti sia giuridici che di azione culturale e politica, per ottenere il pieno rispetto dei principi che il Comitato definisce irrinunciabili; ad esempio l'autodeterminazione della donna, il suo diritto di scelta nell'assistenza alla gravidanza, parto e puerperio, il valore sociale della maternità, la priorità della madre dal concepimento alla nascita. In questa fase un problema è l'enormità del compito che abbiamo davanti. Per esempio il solo monitoraggio di una corretta applicazione della legge 194 sul territorio nazionale, comporta un lavoro preliminare enorme, dopo il quale rimangono da intraprendere le azioni necessarie.
Oltre che individuare alcune priorità su cui intervenire subito con diffide, azioni politiche, richiesta di incontri con le istituzioni ecc., il modo migliore per affrontare davvero tutti i temi posti dal Comitato, che noi pensiamo ugualmente importanti, sia allargare la capacità di azione del Comitato stesso, attraverso un coinvolgimento maggiore di donne certamente, ma anche di istituzioni e di operatori. Infine compito del Comitato, più che intervenire direttamente su tutto, è individuare i problemi e costringere chi ha responsabilità ad assumersele.
Un anno fa di questi tempi assistevamo ad un sistematico attacco alla legge 194 e di conseguenza al principio di autodeterminazione delle donne. Perché a tuo avviso questa legge continua ad essere al centro delle polemiche?
Perché è terreno di scontro politico, ideologico. Perché è una legge laica e sulla sessualità, maternità, autodeterminazione della donna prevale nella nostra società un potere forte di tipo clericale. Dunque questa legge, in una società arretrata che sta andando ancora più indietro, è un'eccezione e come tale ha una vita molto difficile.
Quali sono le prossime iniziative del Comitato?
Attraverso un gruppo di lavoro il Comitato sta preparando per la fine di Settembre, un evento/Laboratorio da tenersi a Bologna, su alcuni temi attinenti alla libertà femminile e declinati secondo alcuni filoni tematici ( per esempio, il corpo, il generare, la comunicazione ed alcuni altri ) che sono stati individuati come prioritari e significativi. Fra gli obiettivi del Laboratorio, oltre quello fondamentale di aprire discussione e confronto, vi è certamente quello di promuovere una riflessione accurata, per approdare ad una sintesi autorevole sulla condizione femminile del nostro paese. Tale sintesi potrebbe costituire oggetto di azioni future ed essere base di confronto e trattativa sia nazionale che europea.
Cos’è il Comitato “Quando decidiamo noi” ?
Sulla scia del convegno nazionale “Generare oggi tra precarietà e futuro”, promosso dall’Udi nel 2005, il 31 maggio dello scorso anno nasce in seno all’associazione, ma con la partecipazione di donne di diversa provenienza, il Comitato “Quando decidiamo noi”. A partire dalla questione della precarietà femminile e della complessità dei temi che ruotano attorno alla maternità, il Comitato intende promuovere riflessioni ed azioni che incidano sull’assetto sociale e la democrazia di questo Paese.
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