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È possibile una democrazia bioetica?

È possibile una democrazia bioetica?

Il saggio sul genoma - “Figli del genoma”, vincitore del premio letterario Serono - sezione Saggi Scientifici -, è il libro giusto per chi vuol sentirsi preparato e cosciente su temi che ormai coinvolgono anche i comuni cittadini

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2005

Quando il libro è uscito era di poche settimane la notizia shock di un bambino clonato. All’improvviso, quello che negli ultimi anni aveva appassionato, spaventato, attirato come api al miele si era infine materializzato: un incubo per alcuni, una straordinaria conquista per altri. Ma soprattutto, la notizia del bimbo clonato aveva coinvolto tutti, chiamando in causa anche le parti tradizionalmente meno abituate al dibattito: scienziati, gente comune, autorità religiose e opinionisti laici. Tutti concordi almeno su una cosa: un confronto su questo argomento non si poteva più rimandare.
Se è vero che l’ipotesi di bambini clonati fa venire i brividi, ormai nessuno più mette in dubbio gli straordinari vantaggi medici che le biotecnologie potranno portare all’umanità. E dunque: fino a che punto può spingersi la ricerca, e dove e come è giusto porre dei paletti alla scienza? E soprattutto, chi deve metterli?
Sono domande tornate d’attualità proprio in questi giorni e con loro questo libro sulla Bioetica che qui si presenta, un libro che propone i temi e le ricerche genetiche in termini accessibili senza, però, banalizzare i concetti. Vincitore del secondo premio Serono 2004 per la sezione saggi scientifici, è uno dei testi irrinunciabili per chi vuol sentirsi preparato e cosciente su temi che ormai coinvolgono anche i comuni cittadini.
Gli autori
Pietro Greco, giornalista scientifico e collaboratore dell’agenzia di giornalismo scientifico Zadig, è vicedirettore del master in Comunicazione della Scienza alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA) di Trieste. È autore e direttore scientifico del programma radiotelevisivo Pulsar. Storia della scienza e della tecnologia del Novecento. Tra i suoi libri più recenti: Hiroshima, la fisica conosce il peccato (1995); Toccare le stelle (1997) scritto con Franco Prattico, Giorgio Rivieccio ed Emanuele Vinassa de Regny; L’origine dell'universo (1998); Evoluzioni (1999), Il sogno di Einstein (2000).
Margherita Fronte, giornalista scientifica, lavora all’Agenzia Zadig di Milano nelle riviste Scienza Esperienza e Tempo Medico. Collabora con il Corriere della Sera, L’Espresso, L’Unità, Focus, Airone e partecipa a progetti sulla comunicazione del rischio. È docente del master in Comunicazione della Scienza alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA). Ha scritto Campi elettromagnetici, innocui o pericolosi? (Edizioni Avverbi, Roma 1997) e Sport, la scienza e la tecnologia dei campioni (CUEN, Napoli 2000).
(16 giugno 2005)

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