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È ora di rendere la promessa dell’uguaglianza una realtà effettiva

È ora di rendere la promessa dell’uguaglianza una realtà effettiva

Giornata Internazionale della Donna: l’intervento di Michelle Bachelet, Direttrice Esecutiva di UN Women.

Mercoledi, 09/03/2011 - Cento anni fa, le donne di tutto il mondo hanno compiuto uno storico passo in avanti nella lunga strada verso l’uguaglianza. La prima Giornata Internazionale della Donna intendeva porre l’attenzione generale sulle pericolose condizioni di lavoro affrontate dalle donne in tutto il mondo. I paesi che festeggiarono questa occasione non furono molti ma l’evento portò in strada più di un milione di persone, alla ricerca non solo di migliori condizioni lavorative ma anche del diritto di voto, del diritto di ricoprire delle cariche e del diritto di essere considerate al pari degli uomini.

Ho la sensazione che quelle coraggiose pioniere guarderebbero il mondo di oggi con un misto di orgoglio e delusione. Vi è stato un notevole progresso nell’ultimo secolo, che ha visto un’espansione senza precedenti dei diritti delle donne. Infatti, il progresso dei diritti delle donne può essere definito come una delle più profonde rivoluzioni mai avvenute nel mondo. Cento anni fa, solo due paesi permettevano alle donne di votare. Oggi, quel diritto è virtualmente universale e le donne sono ora elette per guidare governi in ogni continente. Anche le donne detengono posizioni di potere in professioni dalle quali erano una volta escluse. Molto più recentemente, le autorità giudiziarie e i vicini vedevano ancora la violenza domestica come un fatto puramente privato. Oggi due terzi dei paesi hanno leggi specifiche che condannano la violenza domestica e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riconosce la violenza di genere come una vera e propria arma di guerra.

Ma nonostante questi progressi, le speranze di uguaglianza espresse in quella prima Giornata Internazionale della Donna sono ben lontane dall’essere pienamente realizzate. Quasi due su tre analfabeti sono donne. Le ragazze incontrano ancora più difficoltà dei ragazzi nell’accesso all’istruzione. Ogni giorno, ogni 90 secondi, una donna muore durante il parto o per complicazioni successive nonostante l’esistenza di metodi che rendono la gravidanza sicura. Nel mondo, le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di lavoro. In molti paesi, esse non godono di un accesso chiaro ed equo alla terra, alla proprietà e all’eredità. Nonostante gli importanti miglioramenti, le donne, ad oggi, rappresentano solo il 19% dei parlamentari, l’8% dei negoziatori di pace e solo 28 donne sono capi di stato o di governo.

Non sono solo le donne a pagare il prezzo della discriminazione. Il mancato sfruttamento del talento e del potenziale di più della metà del mondo è una perdita per tutti. Erodiamo la qualità della nostra democrazia, la forza delle nostre economie, la salute delle nostre società e la sostenibilità della pace.

La ricorrenza di quest'anno della Giornata internazionale della Donna si concentra sulla parità di accesso all'istruzione, alla formazione, alla scienza ed alla tecnologia. L’agenda per assicurare l’uguaglianza di genere e i diritti delle donne è una sfida globale, per ogni paese, ricco o povero, al nord o al sud del mondo. E’ proprio in nome dell’universalità di questa sfida che le Nazioni Unite hanno riunito quattro organizzazioni già esistenti per creare UN Women. L’obiettivo di questo nuovo organismo, che ho il grande privilegio di dirigere, è quello di sensibilizzare l’intero sistema delle Nazioni Unite così che si possa tenere fede alle promesse della Carta delle Nazioni Unite sull’uguaglianza fra uomini e donne. Sono cose per cui ho combattuto tutta la vita.

In qualità di giovane madre e pediatra, ho sperimentato in prima persona le difficoltà del bilanciamento fra carriera e famiglia e ho visto come la carenza di servizi per la cura dei bambini ostacoli le donne nella ricerca di un lavoro retribuito. L’opportunità di contribuire alla rimozione di queste barriere è stata una delle ragioni per cui sono entrata in politica. E’ per questo che ho sostenuto politiche che estendevano i servizi sanitari e di cura dei bambini alle famiglie ed è per questo che ho sostenuto la priorità della protezione sociale per la spesa pubblica.

Come presidente, ho lavorato per creare pari opportunità per uomini e donne ed è per questo che ho proposto uno staff che avesse un uguale numero di donne e uomini. Come Direttrice Esecutiva di UN Women, voglio usare la mia esperienza per incoraggiare il progresso verso la vera uguaglianza di genere. Lavoreremo, in stretta collaborazione, con uomini e donne, leader e cittadini, società civile, il settore privato e l’intero sistema delle Nazioni Unite per assistere i paesi nella creazione di politiche e programmi che raggiungano questo obiettivo. Ho visto io stessa cosa, spesso nelle più dure condizioni, riescono ad ottenere le donne per le loro famiglie se viene loro data l’opportunità di farlo. La forza, l’operosità e la speranza delle donne rimangono le più grandi risorse non sfruttate dell’umanità. Non ci possiamo permettere di aspettare altri 100 anni prima di liberare questo potenziale.



Questo testo è stato pubblicato per gentile concessione di UN Women - Comitato Nazionale Italia - www.unwomen.it

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