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Regione Lazio, al via l'Osservatorio sulla violenza

Regione Lazio, al via l'Osservatorio sulla violenza

L'Osservatorio regionale sulle pari opportunità e contro la violenza di genere: l'assessora Ciminiello spiega gli obiettivi

Martedi, 25/11/2014 -
Un laboratorio di idee e progetti volti ad una effettiva realizzazione della parità di genere, a partire dal contrasto alla violenza alle donne. Questa la base ideale su cui poggia la piattaforma operativa dell’Osservatorio regionale sulle pari opportunità e la violenza sulle donne presentato dall’Assessora regionale Concettina Ciminiello e dal Consigliere Lupi alla vigilia del 25 novembre, data simbolo per la sensibilizzazione e il contrasto alla violenza sessista a livello mondiale. “La Regione Lazio si pone all’avanguardia nel campo del contrasto alla violenza di genere e nelle politiche delle Pari Opportunità” ha osservato Ciminiello spiegando che tra gli obiettivi prioritari della legge 4/2014 c’è quello di “scardinare il concetto che vuole la donna subalterna rispetto all’uomo”.



La legge regionale, approvata lo scorso marzo, stanzia 1 milione di euro a sostegno delle attività delle associazioni che operano nel settore e affida a specifici strumenti il contrasto alla violenza sessista: il potenziamento dei servizi, l'apertura delle case rifugio in ogni provincia del Lazio, il consolidamento dei Centri antiviolenza e l'introduzione delle Case di semi autonomia. Contemporaneamente l’attenzione è concentrata sulla lotta agli “stereotipi negativi”, responsabili del permanere di una distorta immagine femminile, e una parte significativa degli interventi sarà destinata a “campagne di sensibilizzazione, progetti per le scuole, percorsi formativi per operatori sia pubblici sia del privato sociale, per gli agenti delle forze dell’ordine e per gli operatori sanitari del pronto soccorso”.



Altri aspetti oggetto di specifica attenzione sono quelli che riguardano il recupero degli uomini che maltrattano - mediante appositi programmi - accanto ad interventi destinati ai figli delle donne vittime di violenza come, ad esempio, l’erogazione di borse di studio per l’inserimento nel mondo lavorativo. L’istituzione dell’Osservatorio è l’inizio di un percorso che “non può che essere in progress modulando gli interventi soprattutto per incidere sul capitolo ‘informazione e comunicazione’ - ha osservato la consigliera Marta Bonafoni, sottolineando che - l’Osservatorio ha un compito ambizioso e delicatissimo: offrire dati che rendano possibile comprendere il fenomeno per dare risposte efficaci e monitorando allo stesso tempo le politiche regionali per correggerle e implementarle”.



La necessità di una profonda conoscenza dei dati e quindi del fenomeno è stato sottolineato anche da Alida Castelli, Consigliera regionale di Parità“auspichiamo che con l’Osservatorio il sistema di rilevazione diventi più omogeneo con dati che siano confrontabili sia a livello nazionale sia con i paesi europei”. Sull’efficacia delle politiche e degli investimenti si sono concentrati gli interventi di alcune rappresentanti di realtà che hanno maturato consolidate esperienze sul campo. “Occorrono interventi coordinati nel territorio e bisogna lavorare di concerto con le associazioni locali avendo la capacità di utilizzare le buone prassi messe in atto, con successo, con anni di lavoro accanto alle donne vittime di violenza”, ha osservato Maria Grazia Passuello, presidente dell’Istituzione Solidea. 



Il concetto è stato ribadito anche da Donatina Persichetti, Consulta femminile Regione Lazio: “è opportuna l’idea di una cabina di regia perché ogni realtà è diversa e abbiamo la responsabilità di orientare al meglio gli interventi e di investire bene le risorse affinché si possa davvero incidere, facendo in modo che le donne e i Centri non si sentano sole”. Tra i compiti dell’Osservatorio - composto, insieme alle Assessore regionali e di Roma Capitale, da rappresentanti istituzionali e di categorie - vi è la rilevazione l’analisi e il monitoraggio dell’applicazione delle politiche di pari opportunità, lo svolgimento di analisi studio e ricerche, l’elaborazione di proposte e progetti, la promozione e diffusione della cultura delle Pari Opportunità.

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