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Le guerre ed il loro racconto. Dalle lettere dal fronte ai citizen reporter

Le guerre ed il loro racconto. Dalle lettere dal fronte ai citizen reporter

Dopo la prima delle tre conferenze (18 marzo) il prossimo appuntamento su: "La trincea degli altri" il 1 aprile ore 16.30 a Roma

Lunedi, 23/03/2015 -
Si è tenuta il presso il Bobliocaffè letterario di Via Ostiense il 18 marzo u.s. la prima delle tre conferenze previste dal progetto di Crasform con il contributo di Biblioteche di Roma Capitale. "Le guerre ed il loro racconto. Dalle lettere dal fronte ai citizen reporter." Ha portato i saluti dell'amministrazione Carla Di Veroli - responsabile politiche della memoria - Staff del Sindaco di Roma Capitale.

Le riflessioni ed i commenti dello storico Francesco Piero Franchi sono state inframezzate dalle letture di testi e lettere a cura dell'attrice Tamara Bartolini. Il tema della prima conferenza era quello de "La memoria" e dalla memoria che è emersa dalle lettere di due donne deportate, all'inizio della Prima Guerra Mondiale dal fronte austriaco si è cominciato: "La partenza dal Trentino di noi disgraziati avvenne la mattina del 24 maggio. Siamo partiti col treno, come pazzi, piangendo: c'era anche chi moriva e c'erano le donne che dovevano partorire. Siamo dovuti scappare con una camicia e un abito". Comincia così il ricordo di tante donne sconosciuto a molti e che prezzi alti hanno dovuto pagare anche senza combattere al fronte. Sicuramente le lettere, che furono scritte in quegli anni di guerra, si stima che furono oltre 4 miliardi, erano per certi versi simili, si cercava di rassicurare le famiglie, quando si scriveva dal fronte e di rassicurare il soldato quando si scriveva da casa, anche perchè la censura era molto attiva ed attenta. Ma poi, nei diari e nelle riflessioni familiari emergono storie ed episodi che ben raccontano e comunicano sentimenti, paure, considerazioni sul quel periodo così lontano, ma anche vicino. Forse, la memoria ed il ricordo è più forte e presente nelle regioni italiane che sono state anche teatro della guerra, ma non c'è paese o città d'Italia che non abbia pagato un prezzo a volte anche molto alto in vite umane. Il ciclo di letture è stato arricchito anche dalla lettere di una crocerossina napoletana, che una partecipante, seguendo l'invito di Noidonne ha portato all'appuntamento.

Il primo aprile si terrà un secondo appuntamento, dedicato alla conoscenza della "Trincea degli altri" una ricerca storica sulla memorialistica di quelli che "erano i nemici". La seconda parte sarà dedicata alla proiezione del film dei registi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi "Su tutte le vette è pace". Film costruito su materiali d'archivio studiato e disarticolato fotogramma per fotogramma e poi ricostruito presentando il paesaggio, l'uomo soldato , le sue cose, le armi, gli animali ricondotti nella dimensione più vera di fatica, di sofferenza. Le vette di cui si parla sono quelle dell'Adamello e del Monte Pasubio con gli alpini da una parte e i soldati austriaci dall'altra.



Programma della seconda giornata: 1° aprile 2015

Bibliocaffè letterario - Via Ostiense, 95 - 00154 Roma

dalle 16.30 alle 19.30 – La trincea degli altri

Introduzione al programma della giornata a cura di Alida Castelli

16.30 - 17.30 Testi: le memorie dalla trincea degli altri a cura di Francesco Piero Franchi

17.30 - 19.30 Proiezione del film: Su tutte le vette è pace Film 1999 (durata 71’); regia Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi

Composizione musicale di Giovanna Marini (da testi di Efisio, Atzori, Felix Hecht, Robert Musil)

Produzione: Museo della Guerra di Rovereto e Museo Storico di Trento

Conversazione con il pubblico a cura di Francesco Piero Franchi



PROGRAMMA

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