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Imprese cooperative: modelli per la diffusione delle PO

Imprese cooperative: modelli per la diffusione delle PO

Un percorso comune per fare della parità di genere un impegno e una pratica di sistema nel mondo della cooperazione. Il progetto dell'Alleanza delle cooperative italiane

Venerdi, 28/03/2014 - Un percorso comune per fare della parità di genere un impegno e una pratica di sistema nel mondo della cooperazione: questo l’obiettivo di un progetto nazionale che vede l’Alleanza delle cooperative italiane (Legacoop ,Confcooperative e Agci) e le tre organizzazioni sindacali (Cgil,Cisl e Uil) lavorare insieme per un periodo di tempo grazie ad un progetto nazionale finanziato da FonCoop, il fondo formativo paritetico della cooperazione. MODELLI PER LA DIFFUSIONE DELLE PARI OPPORTUNITA' NELLE IMPRESE COOPERATIVE è il titolo del progetto.

La realtà coinvolta è rilevante, perché parliamo di un mondo di oltre 43mila imprese, un milione e duecentomila occupati di cui il 52% donne.

Per avviare il progetto si sono riunite a Roma il 27 marzo le rappresentanze degli organismi di parità delle centrali cooperative coinvolte e delle organizzazioni sindacali con un confronto che è entrato subito nel vivo delle problematiche ma anche delle esperienze già in atto e soprattutto delle linee di lavoro su cui si articolerà questo percorso.

Dora Iacobelli a nome del coordinamento delle organizzazioni di parità dell’Alleanza delle cooperative italiane ha indicato le finalità e le linee di questo lavoro sottolineando che non si parte da zero perché già sono stati fatti alcuni importanti passi in avanti sia rispetto alla presenza di donne negli organismi dirigenti cooperativi sia rispetto a percorsi e sperimentazione di azioni per migliorare e valorizzare la presenza professionale delle donne nelle imprese, anche impegnandosi sul complesso e importante terreno della conciliazione tra impegno lavorativo e cura familiare.

Il Progetto ha però l’ambizione di approfondire meglio potenzialità e criticità di questi processi e di costruire dei veri e propri modelli da fare entrare nella vita delle organizzazioni cooperative ai diversi livelli: delle singole imprese, delle politiche delle rappresentanze, nelle relazioni con gli altri soggetti, a partire dalle relazioni sindacali.In particolare i terreni di lavoro riguarderanno: la valorizzazione attraverso azioni di diversa natura, (formativa, percorsi di carriera, trasformazioni organizzative) del potenziale della risorsa donna nel lavoro e nelle imprese; la promozione e diffusione di politiche di conciliazione; lo sviluppo di azioni per la parità nella contrattazione, specie quella di secondo livello; il tema della sicurezza nel lavoro.

Sono state portate nel seminario esperienze già fatte e in corso: Orietta Antonini della coop Itaca ha parlato del grande impegno speso da tempo a sperimentare in una impresa a forte presenza di donne azioni organizzative, formative, economiche e di servizi ma anche culturali sia per venire incontro alle esigenze di flessibilità e conciliazione che di valorizzazione e crescita professionale.

Claudia Gatta di Ricerca Azione/ Confcooperative ha illustrato il progetto portato avanti in questa organizzazione teso non solo ad approfondire i problemi del rapporto impresa/famiglia/lavoro ma a costruire un vero e proprio “paniere della conciliazione” per dare strumenti e metodi al mondo delle imprese cooperative per gestire questo capitolo di politiche.

Da parte delle rappresentanze sindacali sono stati sottolineati alcuni specifici terreni su cui in modo coordinato tra sindacato e cooperazione si lavorerà: la contrattazione per farla divenire di più terreno di sviluppo concreto e non solo formale di interventi regolativi e di buone pratiche per le pari opportunità e le politiche di conciliazione; il tema della sicurezza nel lavoro, con attenzione specifica alla salute delle donne; il tema della formazione e della crescita professionale ed economica delle lavoratrici nel mondo cooperativo.

A partire da questi obiettivi e premesse partirà quindi un percorso che si articolerà in fasi di lavoro: ricerca, organizzazione di focus group tra esponenti della cooperazione e del sindacato, workshop tematici, costruzione e sperimentazione di modelli, azioni culturali e di comunicazione, che NOIDONNE seguirà.

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